13/1/2014 ● Cultura
Il trittico della "Madonna delle Grazie" (1505) a Roma in restauro con il Vivarini
_La Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Guglionesi e la Diocesi di
Termoli-Larino hanno aderito all’iniziativa promossa dal Ministero dei Beni e
delle Attività Culturali e del Turismo - da qualche anno un solo ministero
in Italia gestisce le risorse e la programmazione della Cultura e del Turismo -
per il restauro del trittico cinquecentesco della Madonna delle Grazie tra i
santi Sebastiano e Rocco conservato nell’insigne collegiata di Santa Maria
Maggiore di Guglionesi.
Grazie all’impegno professionale del soprintendente dott. Daniele Ferrara,
dirigente della Soprintendenza per i beni storici artistici ed
etnoantropologici del Molise, studioso e ricercatore della pittura del
rinascimento, il trittico del 1505, opera firmata da Michele Greco da Valona
e “famulo” di Carlo Crivelli (cfr. in archivio di Fuoriportaweb
L´ultimo
sospiro del "crivellismo"), sarà restaurato, gratuitamente e
prossimamente, dall’Istituto Superiore Centrale del Restauro di Roma. Come si
legge nella nota ministeriale, l’intervento-studio avverrà “strettamente
correlato a quello avviato da pochi giorni dal medesimo Istituto sul trittico
quattrocentesco di Bartolomeo Vivarini, proveniente dalla chiesa di San Zaccaria
di Venezia”.
_L’esclusiva opportunità culturale, riservata all’opera di Guglionesi, consentirà “lo
studio e la divulgazione della conoscenza del patrimonio storico-artistico
molisano dell’inizio del Cinquecento e delle sue relazioni con la produzione di
altri centri”, da quanto si apprende nella nota ministeriale.
_“Presso l’ISCR – scrive nella proposta di restauro il dott. Daniele
Ferrara - dapprima con le indagini diagnostiche e gli interventi di restauro
e poi con l’esposizione dei due trittici risanati, sarà possibile confrontare
dal punto di vista tecnico e storico-artistico due opere significative del
cosiddetto “Rinascimento adritatico”. Il muranese Vivarini guardò con interesse
da Venezia alla tradizione bizantina e dalmata e fu attivo anche in altre
regioni adriatiche; Michele Greco, invece, di formazione bizantina, fu
influenzato nelle sue opere di Vasto e Guglionesi dalla pittura quattrocentesca
veneziana (in particolare dallo stesso Vivarini) e marchigiana (specificamente
da Carlo Crivelli e seguaci).”
_Il trittico di Santa Maria delle Grazie di Guglionesi fu commissionato all'artista dalmata
dall’antica congregazione di Sant’Adamo Abate (patrono della città fin dal
1102), come attestata dalla testimonianza scritta sulla predella alla base
dell’opera. L'opera fu realizzata “in honorem” di Santa Maria delle Grazie nel
settembre del 1505 e finanziata con le “elemosine generali” della confraternita
patronale.
_Il trittico della Madonna delle Grazie tra i santi Sebastiano e Rocco
appartiene a uno straordinario patrimonio culturale delle comunità di
Guglionesi e della Diocesi di Termoli-Larino, le quali dell'artista dalmata Michele Greco da
Valona, esponente tra le due sponde del "Rinascimento adriatico", conservano altre due opere autografate nello stesso anno.