27/2/2008 ● Cultura
Castello da capo di Guglionesi, facciamo il punto ...quale il futuro?
Il 31 maggio 2007, presso la Sala Consiliare del comune di Termoli si è tenuto il Convegno avente come tema la “Valorizzazione del Patrimonio Archeologico ed Architettonico nel Basso Molise” e come obiettivo il sito del Castello “da Capo” di Guglionesi. Convegno organizzato e promosso dalla Sezione FIDAPA di Termoli a conclusione di un’iniziativa avviata nel gennaio 2006 dalla presidente Sig.ra Lina VIOLA, circa l’individuazione di un bene culturale a rischio che necessitasse di tutela e recupero, da inserire nella “carta distrettuale del Rischio del patrimonio culturale, architettonico e archeologico” in fase di stesura. Invitati pertanto, dalla presidente abbiamo aderito con entusiasmo all’iniziativa proponendo il sito del Castello “da Capo” risalente al X – XI sec. attualmente allo stato di rudere, cogliendo nell’iniziativa, la possibilità di portare alla luce e quindi a conoscenza di un pubblico più ampio i segni di una civiltà e di una storia che ci appartiene e che merita di essere conosciuta e valorizzata. Lo studio di ricerca svolto, unitamente alla volontà di tutto il collettivo FIDAPA, è stato illustrato nel convegno tenutosi e coordinato dalla Dott.ssa Angela Tartaglia Vicepresidente Distretto Sud-Est FIDAPA, con la gradita presenza, vista la disponibilità e competenza degli organi Regionali competenti: Soprintendenza Architettonica del Molise dott.ssa Clementina VALENTE, Soprintendenza Archeologica dott.ssa Angela DI NIRO, dell’università degli studi del Molise nella persona del Prof. Gianfranco DE BENEDITTIS (docente di topografia antica) e del comune di Guglionesi nella persona del Sindaco Prof. Cloridano BELLOCCHIO. [...] Facciamo il punto….quale futuro? Oggi, a quasi sette mesi dal convegno è doveroso da parte nostra, visto soprattutto l’interesse manifestato e la partecipazione al convegno, portare a conoscenza dei cittadini gli sviluppi procedurali in merito alla proprietà (privata) del sito del Castello “da Capo” e alla mancanza e quindi necessità di avviare il procedimento di dichiarazione dell’interesse culturale da parte degli organi competenti, propedeutico per iniziative di valorizzazione futura dell’area e dei suoi resti. Proprio questa avvertita necessità, ribadita con forza durante il convegno, ha rappresentato l’inizio del procedimento per l’apposizione del vincolo diretto sull’area (dove insistono i resti dell’unica torre ancora esistente del castello) esteso poi, come vincolo indiretto agli edifici limitrofi edificati sul sito, di cui ancora oggi è possibile leggere (almeno nei fabbricati non ristrutturati di recente) il legame con la fortificazione (apparecchiatura muraria , tessitura, tipologia dei materiali etc..). La procedura è in atto, la Soprintendenza Architettonica ha avviato l’iter secondo quanto indicato dal “Codice dei beni culturali e del paesaggio” D.lgs del 22 gennaio 2004 n. 42, che porterà all’apposizione di quel "vincolo" termine di uso comune, utilizzarlo per indicare la "dichiarazione d’interesse culturale di un bene di proprietà privata” (art. 13 dello stesso Codice). Nello specifico la fase su cui stanno lavorando i tecnici della Soprintendenza è quella della comunicazione e della notifica ai proprietari che, nel caso che ci occupa, dalle indagini svolte risultano essere molteplici e per la maggior parte non residenti nel comune (trattasi di quote ereditarie tramandate da generazioni). Nella speranza che l’iter possa trovare compimento in tempi ragionevoli, ci resta la soddisfazione, e questo merito va soprattutto alle socie della F.I.D.A.P.A. attive nell’ambito culturale, di essere riusciti ad attivare un percorso, spero, di valorizzazione di un bene di cui pochi (compreso anche molti cittadini di Guglionesi) erano a conoscenza. . Naturalmente e questo sarà un impegno futuro che, sia l’Amministrazione che gli Enti dovranno, per le proprie parti e competenze, accollarsi la responsabilità di trasformare il bene in risorsa territoriale, storica e culturale fondamentale per riscoprire il proprio passato. Un primo passo è stato fatto… speriamo che se ne possano fare degli altri e che si giunga alla meta. [Articolo pubblicato su "Meteora, annuale di cultura ed informazione, n. 4, Dicembre 2007, a cura della sezione Fidapa di Termoli, pagg. 20/24]