BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


22/11/2013 ● Cultura

“L’economia del Prozac” e la disoccupazione giovanile


  Pietro Di Tomaso ● 1794


Ho letto di nuovo l’articolo del professore Giovanni Sartori (Corriere della Sera, 13 gennaio 2013) sulla disoccupazione giovanile. Le sue argomentazioni si dimostrano convincenti. Ne cito alcune parti significative. << E’ vero che, in condizioni normali, l’economia “tira” di più se siamo ottimisti. Questo principio è stato consacrato negli Stati Uniti dalla formula della ‘consumer confidence’, la fiducia del consumatore, e del ‘positive thinking’, del pensare positivo. Ma la severissima recessione di gran parte dei Paesi benestanti oramai incrina questa fiducia nella fiducia. Un libro molto letto, oggi, nelle università americane, è “Prozac Leadership” di David Collinson: un titolo che dice tutto, e cioè che il crac è figlio di una cultura che “premiando l’ottimismo ha indebolito la capacità di pensare criticamente, ha anestetizzato la sensibilità al pericolo”. Come si sa, il Prozac è la pillola della felicità; e dunque il testo del Collinson si potrebbe anche intitolare “l’economia del Prozac”>>. Ma le cose vanno diversamente, l’occupazione – in particolare in Italia – è scesa e molti giovani non fanno nemmeno domande di lavoro. Come uscirne? <<Alle nuove generazioni – prosegue Sartori - occorrono istituti tecnici e scuole di specializzazione collegati alla “economia verde”, al ritorno alla terra, e anche alla piccola economia delle piccole cose. Altrimenti saremo sempre più disoccupati>>.

Si potrebbero creare tanti posti di lavoro per i giovani mettendo in sicurezza il paese, le città, gli alvei dei fiumi. Ulteriore lavoro mediante attività economiche che traggono vantaggio da una buona qualità dell’ambiente come agricoltura, turismo, ristrutturazione dei beni residenziali esistenti. Ciò detto, il centro molisano che vanta l’agro più esteso della regione, Guglionesi, ritengo sia legittimato a chiedere agli organi competenti l’apertura di un Istituto professionale agricolo o di tecnici di agraria, agroalimentare ed agroindustria. Ad avviso della Coldiretti Molise <<la nuova visione della qualità della vita ha portato a valorizzare la vita in campagna, con la possibilità di essere piccoli imprenditori autonomi, rispetto al passato quando agricoltore era spesso sinonimo di arretratezza e ritardo culturale nei confronti di chi viveva in città>>. L’investimento in istruzione e formazione è fondamentale. I dati della Coldiretti Lombardia dimostrano che l’agricoltura è sempre più scelta dagli studenti e le facoltà di Agraria raddoppiano per iscrizioni. I giovani hanno iniziato a scommettere sull’agricoltura come fonte di reddito e investimento per il futuro.

Dunque occorre incentivare l’agricoltura locale, incoraggiare tramite detassazioni e finanziamenti agevolati i giovani a diventare agricoltori. Si consideri seriamente il comparto agricolo come uno dei più sani e un potente mezzo per reagire alla crisi. Quanto precede a condizione che in Molise l’agricoltura non venga compromessa da mega progetti di dubbia sostenibilità ambientale e tali da produrre effetti dannosi per il territorio, il paesaggio e la salute di tutti. Bisogna urlare No tutte le volte che si prendono decisioni e si avallano situazioni insostenibili. Ho appena appreso che il FAI (Fondo ambiente italiano) ha organizzato un convegno nazionale all’insegna di quattro parole: terra, paesaggio, occupazione, futuro.

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