21/11/2013 ● Caro Direttore
La nostra “politica del fare” in ambito culturale e in ambito sociale
Al Direttore,
dopo avere taciuto su tanti sondaggi per non influenzare i cittadini nelle
risposte;
dopo avere resistito a insinuazioni e attacchi anche di natura personale,
avendone prima condiviso col Sindaco e la maggioranza il contenuto, ti invio,
con preghiera di pubblicazione, il seguente intervento.
Sondaggio su teatro e altre strutture comunali.
Il sondaggio, così come formulato, è fuorviante. Partendo dal presupposto
surrettizio della “formula della totale gratuità” dell’uso del teatro,
s’ignorano volutamente gli atti amministrativi in essere, facilmente
consultabili sul sito istituzionale, prospettando in tal modo una distorta
‘rappresentazione’ della realtà.
Con delibera del C.C. n. 8 del 17 marzo 2010 è stato approvato il regolamento
per l’utilizzo e la gestione del teatro comunale.
L’art. 5 del regolamento prevede che la Giunta comunale approvi il programma
“delle attività realizzate direttamente o in collaborazione con altri soggetti,
tenuto conto delle disponibilità finanziarie” e che disponga, a sua “completa e
insindacabile discrezione”, “la concessione del teatro a soggetti pubblici o
privati richiedenti”.
L’art. 10 fa “salve le concessioni già in essere alla data di approvazione del
Regolamento”.
L’art. 11 disciplina le richieste di concessione stabilendo che: “l'uso a terzi
dei locali del teatro può essere concesso esclusivamente mediante deliberazione
della Giunta comunale”; “nella deliberazione la Giunta comunale determinerà i
compensi dovuti all'Amministrazione comunale per l'uso della struttura a
copertura delle spese a qualsiasi titolo sostenute”; “la Giunta comunale, in
caso di manifestazioni con finalità benefiche od organizzate dalle scuole, può
valutare l’applicazione di tariffe d’uso ridotte”.
Ovviamente, diverso è il caso in cui l’amministrazione comunale organizzata
direttamente un’iniziativa culturale presso il teatro o fa propria la proposta
di un soggetto terzo, casi in cui non trova applicazione il regolamento
precitato.
Le tariffe d’uso del teatro sono state approvate con deliberazione della giunta
comunale n. 88 del 21 giugno 2010.
Le tariffe sono state modulate tenendo conto della diversa natura giuridica dei
richiedenti (privati, associazioni, scuole, ecc.) e dei consumi degli impianti
tecnologici.
Nel graduare le tariffe, alle scuole (visto che si citano nel sondaggio) è stato
applicato l’importo più basso e, nella quasi totalità dei casi, la struttura è
stata concessa alle stesse gratuitamente.
La struttura teatrale è sede del laboratorio teatrale comunale istituito con
delibera di Giunta comunale n. 117 del 21 agosto 2009. Al pari di quanto avviene
per le proiezioni cinematografiche e in perfetta analogia con quanto avviene
anche per la scuola comunale di musica la cui istituzione risale all’anno 2000
(attualmente con costi annui ridotti di circa 10.000 euro rispetto la precedente
gestione e con tariffe a carico delle famiglie degli iscritti invariate!), la
gestione del laboratorio è attualmente affidata ad associazione locale a seguito
di stipula di specifica convenzione.
E’ del tutto superfluo soffermarsi sul valore assoluto universalmente
riconosciuto della cultura. Consci di ciò nel nostro programma amministrativo di
mandato abbiamo posto particolare attenzione alle attività culturali ritenendole
basilari per la crescita complessiva della nostra comunità e, in merito al
teatro, ci siamo impegnati a “… sviluppare lo spazio del cinema teatro comunale
quale volano di proposte culturali, artistiche, musicali ed educative”. Alla
luce di ciò, abbiamo: favorito l’utilizzo del teatro da parte delle scuole e
dell’associazionismo in generale; istituito il laboratorio teatrale comunale
favorendo la produzione di spettacoli, il teatro per ragazzi e la formazione di
maestranze e di professionalità locali; approntato stagioni teatrali e
cinematografiche; organizzato concerti; utilizzato la struttura per i saggi
natalizi e di fine anno degli istituti scolastici e della scuola comunale di
musica; concesso il teatro per convegni, conferenze, recite scolastiche, ecc.;
fatto esibire le bande musicali dei comitati religiosi in caso di maltempo;
ecc., ecc. Questa è parte della nostra “politica del fare” in ambito culturale.
Il riferimento generico ad “altre strutture comunali” presente nel sondaggio,
probabilmente rimanda alle due sedi del Centro sociale “Guglionesi vive”,
anch’esso oggetto del nostro programma. Senza entrare in merito agli indubbi
benefici a favore dei tantissimi frequentanti ( per al prima volta a Guglionesi
dei due generi e non solo di anziani) il Centro, precisiamo che anche in questo
caso l’affidamento delle strutture avviene in regime di convenzione e i costi
dei consumi a carico del Comune sono in parte ammortizzati dall’assunzione dei
costi gestionali assunti da parte del concessionario. Ricordo anche che la
precedente esperienza gestionale, destinata a pochi maschi-anziani tesserati,
per il solo affitto costava oltre 1000 euro al mese.
Questa è parte della nostra “politica del fare” in ambito sociale.
L’Assessore alla Cultura
Antonio Lucarelli