13/11/2013 ● Caro direttore
Guglionesi “oltre la crisi”: no alla rassegnazione
Caro Direttore,
in risposta alla tua domanda su “come
far ripartire il paese”, vorrei iniziare questa mia breve riflessione
dando per scontato l’esistenza di una ideale amministrazione comunale ‘ombra’
che, per ridare respiro ai redditi delle famiglie, ha creato un gruppo di lavoro
su temi importanti per l’intera comunità di Guglionesi. Condivido pertanto il
progetto di riduzione del 50 per cento dei contributi e dell’indennità degli
amministratori comunali al fine di recuperare circa 100.000 euro. Già alcuni
giorni fa, su ‘fuoriportaweb facebook’, ho segnalato che il Rapporto Svimez 2013 ha individuato alcuni possibili
motori di sviluppo, tra cui la riqualificazione urbana, il potenziamento delle
infrastrutture di trasporto e di comunicazione e molte altre attività che
ricadono nel campo della economia verde.
<<Per combattere la rassegnazione e il declinismo – scrive Ermete
Realacci sul quotidiano Europa del 4 corrente (www.europaquotidiano.it) - è
necessario innanzitutto avere un occhio meno distratto e distante… Può aiutare
il rapporto Green Italy appena presentato da Fondazione Symbola ed Unioncamere.
Si scopre così che dall’inizio della crisi il 22 per cento delle imprese
italiane ha fatto investimenti nella green economy e che queste imprese sono
quelle che esportano ed innovano molto di più delle altre imprese e produrranno
quest’anno il 38 per cento dei nuovi posti di lavoro, che si aggiungono ai tre
milioni di green jobs già in atto. Che oltre il 60 per cento degli assunti in
ricerca e sviluppo sono legati a profili ambientali. E’ un processo che
attraversa tutti i settori dall’agricoltura alla meccatronica, dall’hitech al
made in Italy tradizionale (…)>>.
Insomma, le parole ricorrenti per andare “oltre la crisi“ sono: innovazione,
cultura, green economy, qualità, comunità. Nel caso di Guglionesi, mi permetto
di aggiungere: riqualificazione urbana, infrastrutture e sviluppo rurale, scuole
specialistiche per l’economia verde, turismo, artigianato locale.
Il gruppo di lavoro di cui sopra, consapevole che per incentivare l’occupazione
e in generale per tutte le voci di spesa occorrono risorse, dovrà verificare se
sono previsti fondi europei al riguardo. Le forze politiche devono creare le
condizioni favorevoli all’attività d’impresa. I nuovi posti di lavoro possono
nascere dai comparti summenzionati. Inoltre: progettualità, creatività e
formazione del capitale umano. Occorre coinvolgere la Regione per i programmi
cofinanziati dai fondi strutturali (su istruzione, occupazione, agenda digitale
e reti) nell’ambito del perseguimento degli obiettivi di Europa 2020. Dunque,
impegno e ottimismo per il futuro della comunità guglionesana.
Cordialmente,
Pietro Di Tomaso