BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


9/11/2013 ● Ambiente

Attenti agli sciacalli!


  Antonio Lucarelli ● 1353


Dopo le dichiarazioni di un pentito che, oltre a indicare la presenza anche in Molise di siti inquinati, si è lasciato andare, non sappiamo in base a quali conoscenze scientifiche, a previsioni addirittura sconvolgenti, purtroppo assistiamo a tutta una serie di prese di posizione, altrettanto avventate, che, quando saranno smentite, avranno lasciato al Molise e ai Molisani un danno irreparabile sulle menti e sui territori. Si pensi a cosa sta succedendo alla Campania a fronte dell’uno per cento del territorio inquinato!.
L’invito che faccio agli amministratori, alle categorie professionali ma anche ai giornalisti, è quello di essere corretti negli interventi e, soprattutto, di non esagerare. Non vorrei che ci si aspettasse, in seguito a quelle dichiarazioni del pentito, una montagna di investimenti per ricavarne vantaggi economici. Non vorrei che la malavita ricavi utili prima con lo smaltimento illegale e poi con le costosissime bonifiche, a volte esagerate e inutili.
A proposito di questo voglio riferire quanto da me appreso in una conferenza di servizio tenutasi al Ministero dell’Ambiente per il sito di (ex) interesse nazionale “Guglionesi 2”, di cui ieri in Consiglio provinciale si sono occupati, mi sembra, i consiglieri Fanelli e Durante.
In quella conferenza di servizio il Dirigente ministeriale ci ha comunicato che, alla fine della messa in sicurezza del sito, per evitare si corresse il rischio di spendere una ventina di milioni di euro per la successiva bonifica, sia opportuno cambiare destinazione ai circa 6 ettari del sito stesso. In buona sostanza la bonifica si farebbe solo per far tornare ad uso agricolo quegli ettari. Non esistono, infatti, pericoli per le falde, per l’uomo che vi lavorasse sopra. Solo i parametri per l’uso agricolo richiederebbe la bonifica. A questo punto vi invito a prendere una calcolatrice e vedere quanto verrebbe a costare un ettaro di terreno a agricolo bonificato ( senza tenere conto dei milioni di euro già spesi per la messa in sicurezza): oltre 3 milioni!!
Si potrebbero acquistare circa 1000 ettari a 20 mila euro l’ettaro (un decimo della estensione di tutto il territorio di Guglionesi).
Torniamo a ragionare seriamente su queste problematiche, senza diventare strumenti della malavita e senza creare l’industria del nulla!
Per rassicurare chi legge, se i rifiuti abbandonati sui sei ettari di “Guglionesi 2” fossero stati pericolosi per l’uomo, si sarebbero consentite le coltivazioni nei terreni adiacenti? Si sarebbe consentito di abitarvi a poche centinaia di metri? Si sarebbe autorizzato un agriturismo adiacente?
Prima di riempire pagine di giornale sarebbe opportuno che ci si informasse. Invito la Fanelli e Durante, se non l’avessero fatto, a sentire quel dirigente del Ministero.

Antonio Lucarelli

Cartellone




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