14/2/2008 ● Politica
Un luogo per la politica, che "non abbia porte e pareti chiuse"
Guglionesi esprime, in diversi ambiti della vita civile, persone che dimostrano sensibilità, impegno,
capacità, senso di appartenenza e il cui lavoro, fattivo e volontario, appare
chiaramente nei settori della solidarietà sociale, della cultura e della
valorizzazione delle tradizioni, dello sport, nella presenza di movimenti e
gruppi nell’ambito parrocchiale.
Un paese in cui tante persone impiegano buona parte del
proprio tempo libero per svolgere iniziative che aiutano la nostra comunità a
crescere e a confrontarsi serenamente anche con altre realtà territoriali più
sviluppate di noi sotto il profilo dell’impegno civile e sociale.
Questo accade anche nel campo del lavoro con
professionalità adeguate nei diversi settori economici. Tutto questo però non
costituisce un terreno fertile per rendere questa comunità altrettanto viva dal
punto di vista politico.
In questi anni quasi tutti i partiti dell’arco
costituzionale italiano sono stati rappresentati in Consiglio comunale; oggi
essi trovano difficoltà a svolgere la funzione di selezionare una classe
dirigente attraverso un processo di partecipazione democratica che veda la più
ampia partecipazione dei cittadini alle decisioni e alle scelte.
Non voglio analizzare le cause.
Credo che sia arrivato il tempo
di aprire un dibattito pubblico sulle prossime elezioni amministrative, sui
problemi di questo paese, sui bisogni di questo territorio, sui principi e i
valori cui vogliono ispirarsi le formazioni politiche che da qui a qualche mese
avranno il compito di amministrare il paese.
E’ necessario abbandonare
tatticismi e diffidenze e lavorare per mettere insieme amministratori che
sappiano fare squadra e proporre progetti utili per questo paese.
Parlo di amministratori,
qualunque sarà il loro futuro ruolo di maggioranza o di opposizione, che
dimostrino capacità di innovare favorendo la comunicazione e il confronto con i
cittadini, la partecipazione alle decisioni, il coinvolgimento nelle scelte;
oggi la politica ha bisogno di recuperare la fiducia della gente e può farlo
parlando il linguaggio della chiarezza, operando con impegno e passione,
dimostrando che non è cosa per altri e che non ci sono addetti ai lavori. Tutto
questo deve partire dal basso per giungere ai livelli istituzionali più alti.
E’ quindi utile rendere
trasparente, subito, il progetto di chi intende assumere questa funzione, perché
sia condiviso e aperto alle istanze della cittadinanza, integrato e modificato
con ulteriori suggerimenti in un ideale luogo
di lavoro che “non abbia porte e pareti chiuse”
e in cui tutti possano vedere, ascoltare e proporsi.
E’ questo il metodo per avvicinare i giovani all’amministrazione della “cosa pubblica” in modo che sia favorito il ricambio nella
necessaria continuità di esperienza.
Come possiamo immaginare giovani interessati e appassionati
al bene di questo paese se non stimoliamo la loro naturale curiosità, se non li
aiutiamo a confrontarsi sulle soluzioni da dare ai bisogni della comunità, a
conoscere i problemi nella loro concretezza?
E’ necessario confrontarsi sulle candidature alla carica di
Sindaco perché siano il più possibile condivise ed espressione forte di ciascuno
degli schieramenti in campo.
Troviamo un modo perché queste persone abbiano il
necessario sostegno del paese prima ancora che le urne legittimino chi svolgerà
questa difficile funzione.
Fuoriportaweb che da qualche tempo sollecita questi
dibattiti forse può aiutarci in questo!