13/2/2008 ● Politica
I candidabili dopo il “conclave”, prima gli obiettivi concreti
Procedono le consultazioni tra i volontari della politica locale, per
coinvolgere l’elettorato in una proposta di Amministrazione per Guglionesi.
Il metodo per innovare la politica deve essere il confronto, e la strada del
buon senso può essere ostacolata da chi si sente (o si ritiene) “pre-scelto”,
senza proporre, senza decidere e senza condividere preventivamente gli obiettivi
fondamentali per il futuro della Città. Nel confronto pre-elettorale non servono
i “nomi”, occorrono le idee, i progetti e, soprattutto, comunicare con la
cittadinanza.
Guglionesi ha necessità di chiarezza, a partire dalle campagne elettorali. Pochi
obiettivi concreti e realizzabili, assolutamente prioritari rispetto alla
“personalità” e ai “personalismi” dei candidabili. Sulla base dell’adesione e
del sostegno alle proposte emergeranno i protagonisti capaci di attuarle, non
solo nella realtà locale. Urge un cambio di atteggiamento nel “fare politica”,
per pensare e lavorare ad una partecipazione popolare “made in Guglionesi” nelle
provinciali e nelle regionali. Perciò in un “conclave” si entra in “par condicio”
e in virtù degli obiettivi condivisi si decide insieme, e insieme si sostengono
le scelte, il gruppo di lavoro nonché le future azioni extra-comunali.
In meno di un mese ci si gioca la possibilità di rinnovare la politica locale
dal basso, cioè provare ad invertire la tendenza “fracchia-na” degli ultimi
anni: non più i guglionesani dai politici (conveniente ai pochi, soliti,
privilegiati), ma i politici dai guglionesani. L’ultima elezione regionale
(2006) è costellata di “saldi”. Tentare di dare una svolta significherebbe
recuperare valori e competitività in quanto collettività: perciò i giovani, le
donne e le “facce nuove” sono una opportunità per crescere culturalmente.
Il presupposto per una “nuova politica” deve essere l’impegno incondizionato
verso il futuro della comunità, non una vittoria “machiavellica” circoscritta
alla casa municipale.