4/10/2013 ● Cultura
L'uomo contemporaneo
Con un doppio finanziamento pubblico, il Comune di Guglionesi conferma le
proprie priorità e continuità del sostegno pubblico all’investimento culturale
per Guglionesi. Rifinanziati i laboratori delle scuole musicale e teatrale.
L’amministrazione Antonacci non cambia i suoi obiettivi rispetto al primo
mandato amministrativo: alta priorità ancora al teatro – in ottica d'investimenti pubblici – dove la stessa associazione culturale, in convenzione esclusiva ormai da due mandati municipali
consecutivi, continua a (ri)proporsi in un unico settore della cultura locale,
con adeguata attrazione degli investimenti per l’associazionismo locale.
La redazione FPW, con la rubrica “Alla cultura”, continuerà il monitoraggio
nell’investimento delle risorse culturali per il settore pubblico a livello
locale, coinvolgendo i lettori alla consapevolezza del “bene collettivo”, in
tutte le sue discipline e in tutte le azioni più o meno considerevoli di ogni
associazione culturale operante sul nostro territorio.
Per ora, municipalmente scarsi o del tutto assenti (in un sereno confronto
di valori economici con le attuali priorità!) gli investimenti nella ricerca storiografica
di una certa (ri)qualificazione archivistica e culturale (che nel passato hanno
prodotto il benefit di sussidio culturale al recupero di piazze storiche,
monumenti, etc. a mezzo di accesso a fondi economici anche regionali e provinciali),
come nella tutela e nella valorizzazione delle fonti della storia locale, nella
patrimonializzazione di strutture da destinare a contenitori culturali, nelle
arti visive, nella valorizzazione del patrimonio artistico-culturale, nella
scrittura di componimenti d'autore, nella cinematografia di qualità, nelle
innovazioni tecnologica e promozionale di una cultura senza limiti di orizzonti
ristretti.
Criticabile, a distanza ormai di sei anni, la mancanza di una rotazione
equilibrata negli investimenti pubblici per i diversi e vari ambiti della
cultura locale, la sua tutela e la sua valorizzazione, nonostante le costanti e puntuali
erogazioni municipali.
Come recitare: non di solo “teatro” l’uomo contemporaneo vive la propria
“comunità nelle arti”.
Nel non comprendere l'assordante silenzio della nostra comunità per il ristoro
culturale in ogni ambito umano e con generosa sensibilità, per il futuro auguriamo a tutti,
amministratori, operatori dell’associazionismo locale, volontari e non del bene
collettivo, “buona Cultura”.
4 ottobre 2013, nell'umiltà culturale di san Francesco d'Assisi.