21/9/2013 ● Scuola
Inizio anno scolastico: nominati più di 700 precari, niente risorse per le reggenze
In questi giorni si sono chiuse le operazioni di nomina del personale
precario, docente ed ATA, effettuate dai due ambiti territoriali di Campobasso e
di Isernia. Il quadro riassuntivo conferma quanto avevamo annunciato nelle
scorse settimane. Oltre 700 precari hanno ricevuto un incarico annuale. Si
tratta di 120 docenti e 30 ATA nelle scuole di Isernia; di 510 docenti e 102 ATA
nelle scuole della provincia di Campobasso. Di rilievo i numeri che riguardano
gli insegnati di sostegno, quasi un terzo.
E’ la conferma di quanto abbiamo sempre sostenuto. Nella scuola molisana,
nonostante i tagli ed il blocco dei pensionamenti, ci sono le possibilità per
fare delle consistenti immissioni in ruolo se il MIUR assumesse a tempo
indeterminato il personale che occupa posti in organico di fatto. Il balletto
annuale delle nomine genera problemi organizzativi e gestionali con una ricaduta
anche sulla qualità del servizio scolastico. Un organico stabile potrebbe
garantire un’organizzazione amministrativa e didattica più efficace ed
efficiente. Invece si prosegue con la politica delle risorse date al lumicino.
Infatti le nomine in ruolo sono state solo 64. Numero che non ha nemmeno coperto
i 67 pensionamenti. Per il futuro sono previste altre assunzioni, ancora
insufficienti.
Il D.L. 104/13 su Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca,
che prevede per i docenti collaboratori dei dirigenti scolastici reggenti
l’esonerati dall’insegnamento, non si vuole applicare al Molise. Eppure 32
istituzioni scolastiche su 82, sono in reggenza. L’amministrazione ha dichiarato
di ritenere attuabile la norma alla Lombardia, all’Abruzzo ed alla Campania.
Niente per il Molise che non vede riconosciute le sue ragioni. Ciò sta
comportando problemi di rilievo in molte scuole. A tale situazione si aggiungono
le difficoltà di alcune scuole assegnate a dirigenti che non hanno gradito
l’incarico e pertanto non sono presenti, lasciandole in balia di se stesse.
L’esonero dall’insegnamento del docente collaboratore del dirigente reggente
andrebbe esteso a tutte le 32 scuole della regione. Chiediamo all’Ufficio
scolastico regionale di far sentire la sua voce.
Inoltre va affrontato il problema delle scuole prive di un direttore dei servizi
stabile (sono 28) tenendo conto che, come l’esperienza di questi ultimi due anni
ha dimostrato, le scuole prive di un dirigente ed un direttore dei servizi
soffrono gravi difficoltà nel loro funzionamento. Per queste ragioni abbiamo
chiesto un’integrazione di organici nelle segreterie.
Mentre in regione si accende il dibattito sulla riorganizzazione della rete
scolastica, il MIUR si è impegnato a convocare un tavolo tecnico sul
dimensionamento. Ciascuno deve fare la sua parte. Occorrono azioni sinergiche e
non difese anacronistiche del campanile, per far uscire dalla marginalità la
scuola pubblica molisana.