10/9/2013 ● Caro Direttore
Guglionesi stella del Molise
Caro direttore,
Le voglio raccontare episodi che accadono in un paese ideale, residenza
fantastica in cui chi anela a libertà inimmaginabili deve trascorrere qualche
tempo della sua vita.
E’ un paese in cui ci si può benissimo riposare dopo un anno di lavoro
stressante; esso dista pochi chilometri dal mare ed è posizionato su una ridente
collina che induce a ritenerlo posto ideale per trascorrere le vacanze. Qualche
problema si presenta se si ha anche l’ambizione del riposo notturno: bisogna
essere realisti e far parte, come dice l’appuntato dei carabinieri, della
comunità di incivili che fino alle tre del mattino ritengono di esercitarsi in
qualsiasi schiamazzo senza che barba di tutore dell’ordine intervenga per
ripristinare la quiete notturna.
L’ex sindaco, vittima della stessa insonnia indotta dai suddetti gentiluomini e
forse conscio della inutilità delle segnalazioni agli amministratori in carica,
minaccia un suo diretto intervento mediante l’uso di un’arma bianca: “u
taccarill”.
Il sindaco attuale di quel paese, sollecitato a prendere provvedimenti, con
estrema celerità scrive al Prefetto, ai Carabinieri e ai vigili urbani,
dimostrando grande prontezza nel risolvere qualsiasi problema con un evidente
scaricabarile degno di miglior causa.
Egli risolve con grande velocità qualsiasi problema: metta, caro direttore, il
caso che adiacente alla sua casa sita all’incrocio tra via San Martino e via XX
settembre si crei un buco alla sede stradale attraverso cui passa acqua ed
umidità con grave nocumento prodotto all’interno del suo appartamento, dopo che
Lei ha partecipato inutilmente la notizia all’ufficio tecnico del Comune e al
Segretario, si rivolge al sindaco il quale provvede immediatamente a dare ordini
precisi e perentori ai suoi collaboratori per un intervento risolutore. Ella non
deve lamentarsi se tra la segnalazione, la determinata azione del sindaco e la
riparazione trascorre inutilmente oltre un mese e mezzo senza conoscere nemmeno
approssimativamente la data in cui si procederà all’apertura dell’ “immenso”
cantiere ; sicuramente quell’amministratore vorrà essere certo che l’acqua, con
le piogge autunnali entri dentro casa sua e che magari bagni anche il pavimento.
Questa è sana e prudente amministrazione del buon padre di famiglia!
Tutto ciò, caro direttore è indice di una sine cura dell’ambiente e
dell’ospitalità che sicuramente sconsiglierebbe chiunque dal soggiornare in quel
paese.
Indovinelli finali: 1) quale è il paese? 2) come si chiama il sindaco?
Cordiali saluti.
Luigi Evelino Mancini