9/9/2013 ● Scuola
Che sia un buon anno scolastico... non solo a parole
L’inizio dell’anno scolastico è solitamente costellato di tante dichiarazioni
e di buoni propositi. E’ tutto un fiorire di auguri, speranze e promesse da
parte di Ministri, Sindaci ed Assessori, mentre i problemi restano gravi ed
irrisolti. Prosegue la vessazione nei confronti della scuola pubblica: niente
contratto, blocco della carriera, niente risorse, riduzione degli organici e del
tempo scuola, ferie non pagate ai precari.
Proviamo ad elencare solo alcune criticità nel nostro sistema formativo
regionale:
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE: abbiamo chiesto con forza in tutte le occasioni
che vi sia un direttore costantemente presente e non reggente. I fatti recenti
(nomine di dirigenti fatte in maniera estemporanea, casi non risolti e portati
all’esasperazione, come la situazione dell’Istituto di Montenero di Bisaccia,
organico sottodimensionato, ecc.) dimostrano che per il nuovo anno scolastico
c’è bisogno di un cambio di passo.
SICUREZZA SCOLASTICA: a distanza di 11 anni dal sisma che ha colpito il Molise,
abbiamo ancora alunni che studiano nei prefabbricati, mentre la maggior parte
delle scuole risultano ancora “non a norma”, in quanto prive dei certificati
antincendio e dei requisiti di sicurezza sismica. La posticipata apertura delle
scuole dell’anno scorso a Campobasso, non ha dato alcun contributo alla
soluzione del problema. La sicurezza nelle scuole è una cosa troppo importante
per essere lasciata alle iniziative estemporanee di qualche amministratore in
cerca di visibilità: sul tema è necessario un confronto serio, che prenda spunto
magari dai dati che emersi in occasione del Convegno “A scuola sicuri” del
07/11/2012 organizzato dalla FLC CGIL Molise.
ORGANICI E PRECARIATO: anche quest’anno scolastico inizierà senza tutti gli
insegnanti nelle classi. I ritardi sembrano ineluttabili, così come la
precarietà dei lavoratori. Invece sono frutto di una programmazione
approssimativa. Solo quest’anno in Molise avremo nelle scuole circa 600
lavoratori precari (150 ad Isernia e quasi 450 a Campobasso). Il 10% dei
lavoratori è precario, senza contare i supplenti saltuari. La precarietà non può
continuare ad essere la regola nella scuola!
DIGITALIZZAZIONE E REGISTRO ELETTRONICO: mentre nelle scuole i finanziamenti
sono ridotti al lumicino, il problema principale da risolvere sembra essere
quello del registro elettronico. Lo abbiamo già detto: non si possono fare le
nozze con i fichi secchi! L’art. 7 (commi 29 e 31) del DL 95/2012 ha introdotto
le pagelle ed registri on line, considerandoli come obbligatori a partire dal
2012/2013. Il comma 27 del citato provvedimento normativo però affermava che il
MIUR avrebbe dovuto predisporre un Piano per la dematerializzazione delle
procedure amministrative. Cosa che non è avvenuta. L’obbligo, pertanto, non
esiste.
DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO: se ne discute anche in questi giorni. Occorre una
legge regionale sull’istruzione, un piano di riorganizzazione della rete
scolastica, una diversificata offerta formativa e dei poli scolastici sicuri,
messi a disposizione da enti locali in grado di garantire trasporti efficaci e
conseguenti impegni economici per un’offerta formativa di qualità
In questi giorni ci si attarda sugli Istituti Omnicomprensivi. Essi, come nel
resto del nostro Paese, dovrebbero essere residuali nel panorama del
dimensionamento delle istituzioni scolastiche. Il proliferare di queste
istituzioni non consentirà di organizzare un'offerta formativa territoriale
differenziata con al centro i poli della secondaria superiore ( liceale, tecnico
e professionale) quali tassello indispensabile per una progettazione dei
percorsi scolatici adeguata al contesto socio economico. Buon anno scolastico
agli studenti ed a tutto il personale della scuola.