11/8/2013 ● Politica
Pillole sulla… cultura (domanda: le Sagre sono cultura?)
Pillole sulla…cultura (domanda: le Sagre sono cultura?)
Premetto che quel che segue è un copia – incolla.
Da Wikipedia:
Il concetto moderno si può intendere come quel bagaglio di conoscenze e di
pratiche acquisite ritenute fondamentali e che vengono trasmesse di generazione
in generazione. Tuttavia il termine cultura nella lingua italiana denota più
significati principali di diversa interpretazione:
• Una concezione pragmatica (Positivismo/utilitarismo) presenta la cultura come
formazione individuale, volta all'esercizio di acquisizione di conoscenze
"pratiche". In tale accezione essa assume una valenza quantitativa, per la quale
una persona può essere più o meno colta (pseudo-saperi);
• Una concezione (Antropologia/Etica), metafisica presenta la cultura come un
processo di sedimentazione dell'insieme patrimoniale delle esperienze condivise
da ciascuno dei membri (Morale/Valori), delle relative società di appartenenza
(Sociologia/Istituzioni), dei codici comportamentali condivisi (Morale/Costumi),
del senso etico del fine collettivo (Escatologia/Idealismo), e di una visione
identitaria storicamente determinata(Antropologia identitaria/Etnicità), come
espressione ecosistemica di una tra le multiformi varietà di gruppi umani e
civiltà nel mondo. Concerne sia l'individuo, che i grandi gruppi umani
(Sociologia/Collettività), di cui egli è parte. In questo senso il concetto è
ovviamente declinabile al singolare, riconoscendosi ciascun individuo quale
membro "di diritto", del gruppo etno-culturale di appartenenza etno-identitaria,
nonché nel "patto di adesione sociale" e nelle sue regole etiche ed
istituzionali volte al fine della "autoconservazione" del gruppo etnico stesso.
• Una concezione di senso comune è, inoltre, il potere intellettuale o "status",
che vede la cultura come luogo privilegiato dei "saperi" locali e globali,
tipico, delle Istituzioni "superiori", come le "conoscenze
specializzate"(Scienza/tecnologia), la Politica (Parlamento/Partiti), l'Arte
(Spettacolo/Rappresentazione), l'Informazione (Media/Comunicazione), la
interpretazione storica degli eventi ( Storia/Ideologie), ma anche la influenza
sui fenomeni di costume (Società/Modelli), e sugli orientamenti
(Filosofia/Credenze religiose), delle diverse popolazioni, fino a livelli di
misura planetaria.
• Una concezione di tipo istituzionale (Educazione/Pedagogia), che vede la
cultura come strumento di formazione di base e di preparazione al lavoro
nell'ordine di una società economica, meritocratica e delle competenze
remunerabili;
Esistono quindi diversi significati del concetto di cultura:
• Secondo una concezione classica la cultura consiste nel processo di sviluppo e
mobilitazione delle facoltà umane che è facilitato dall'assimilazione del lavoro
di autori e artisti importanti e legato al carattere di progresso dell'età
moderna.
• Secondo una concezione antropologica la cultura - o civiltà - presa nel suo
più ampio significato etnologico è “quell'insieme complesso che include il
sapere, le credenze, l'arte, la morale, il diritto, il costume, e ogni altra
competenza e abitudine acquisita dall'uomo in quanto membro della società”
secondo la nota definizione dell'antropologo inglese Edward Tylor (da Cultura
primitiva, 1871).
L'uso popolare della parola cultura in molte società occidentali può riflettere
semplicemente il carattere stratificato di queste società: molti usano questa
parola per designare i beni di consumo, e attività come ad esempio la cucina,
l'arte o la musica. Altri usano il termine di "cultura alta" per distinguere
quest'ultima da una presunta cultura "bassa", intendendo con quest'ultima
l'insieme dei beni di consumo che non appartengono all'élite.
(continua) (ALLA FINE SI TROVERA’ LA RISPOSTA ALLA DOMANDA DEL TITOLO?)
Antonio Lucarelli
( alla luce di quanto copiato e incollato avverte il difficile compito di essere
assessore alla cultura)