30/7/2013 ● Politica
Piano Casa e PRG : l’occasione mancata
Il piano casa poteva e doveva essere la grande occasione per puntare su un
restyling ed una ri-funzionalizzazione in senso qualitativo del tessuto urbano
esistente. Riqualificazione dei quartieri esistenti. Ristrutturazione di
fabbricati. Una regolamentazione ispirata alla salvaguardia dell'identità
paesaggistico-naturale e storica della comunità guglionesana. Ed all’interno di
questo scenario la promozione di politiche atte a favorire forme di edilizia
sociale a vantaggio delle categorie più deboli.
Ma il modo come è stato affrontato dall’amministrazione comunale, con
l’approvazione del programma presentato (nei termini di legge?) si favorisce,
oggettivamente, la speculazione edilizia e un consumo indiscriminato del
territorio.
Dal 2009 l’amministrazione avrebbe dovuto:
dettare linee d’indirizzo ed un regolamento utili ad orientare i potenziali
operatori verso gli obiettivi di sviluppo compatibile;
accertare il fabbisogno reale e la domanda effettiva di edilizia sociale. In
mancanza è impossibile stabilire la consistenza quantitativa delle superfici da
mettere a disposizione.
verificare la inesistenza, all’interno del PdFe del PRG adottato, di aree libere
( sprovvisti o insufficienti dice la legge) destinate all’edilizia economica o
convenzionata o agevolata. Su cui ci risulta nulla è stato fatto in maniera
formale.
Il tessuto urbano di Guglionesi allo stato risulta: informe, di difficile
gestione, inefficiente e costoso (interi quartieri allo stato di semiabbandono).
Aver consentito una evoluzione orientata solo dalla logica del profitto
immediato è stato un errore metodologico e culturale cui occorreva ed occorre
porre rimedio. Attraverso una seria e rinnovata politica urbanistica. L’aver
abbandonato il perfezionamento del PRG procedendo all’approvazione definitiva in
presenza di un atto di adozione risalente al lontanissimo 2008 è stato un grave
errore. Ma anche il segno di miopia ed inadeguatezza politico-culturale. Da
nostro punto di vista il PRG costituisce l’unico strumento su cui puntare per
ri-orientare democraticamente l’attività edilizia verso l’innalzamento della
qualità del nostro territorio. Premessa indispensabile per un recupero ed una
valorizzazione del patrimonio edilizio abitativo (per molta parte abbandonato e
vuoto) unico volano per una sua trasformazione verso un borgo del benessere e
dell’accoglienza (attraverso la organizzazione di servizi di eccellenza)
all’interno del Molise adriatico. E’ del tutto evidente che siamo di fronte ad
un preoccupante deficit di visione rispetto le prospettive su cui ricostruire
una nuova ipotesi di sviluppo a sostegno della PMI e dei redditi da lavoro.
Senza i quali nessun rilancio della domanda (anche della casa) sarà possibile.
Per tornare al Piano-Casa rileviamo una carenza grave di motivazioni (un uso
ingiustificato delle condizioni di straordinarietà) a supporto della
approvazione del programma presentato dalla ditta interessata. Ed una mancata
valutazione delle implicazioni sul piano dell’assunzione dei costi aggiuntivi
(sia per il pubblico che per il privato) una volta che l’area sarà riconsegnata.
Il PD per questo annuncia un’azione di contrasto per cercare si evitare il
realizzarsi dell’ennesimo scempio territoriale e per affermare a Guglionesi una
nuova visione che aiuti la comunità ad intraprendere strade per il rilancio
economico e sociale.