12/7/2013 ● Caro Direttore
Le etichette...
Direttore,
ero tentato di non intervenire più sul piano-casa in risposta a Bellocchio per
tanti motivi: il non essere compreso (volutamente?); per vedermi attribuite
frasi e concetti mai espressi; per il fastidio che provo a leggere giudizi sul
modo di fare politica dati con aria di supponenza professorale.
Le capacità critiche dei lettori e concittadini sicuramente sapranno individuare
i punti da me segnalati sopra e giudicare.
Trascuro gli aspetti politici e mi limito a segnalare:
• Che non sono,come mi etichetta Bellocchio, “riduzionista” : il fatto che noi
della maggioranza Antonacci, fin dalla presentazione fatta del piano casa,
abbiamo ritenuto importante segnalare la grande opportunità di rilanciare
l’edilizia sociale, non significa che abbiamo trascurato e ostacolato tutti gli
altri interventi previsti (ampliamenti, sopraelevazioni, cambi di destinazione
d’uso e altro). Questi, come del resto anche il piano-casa, hanno trovato un
ostacolo nella crisi economica ancora in atto. Francamente, unica cosa che
ignoro sono i “tanti modi per affrontare la questione del rilancio dell’edilizia
sociale all’interno del tessuto urbano di Guglionesi indicati dalla stessa legge
(dove?!?). Quanto previsto dall’art. 6 è per noi l’unico modo, almeno per ora.
Visto che come dice Bellocchio i tanti modi “c’erano….”: la fantasia, le buone
pratiche, il coraggio, di cui parla, come mai non sono state applicate dalle sue
due amministrazioni aperte al sociale?; ora, invece, si fa “gruppo” con avvocati
e imprenditori per “ evitare il consumo del territorio; l’assalto speculativo,
la miopia politica” fregandosene dell’edilizia sociale e ignorando completamente
una fascia sociale che mai potrebbe accedere all’edilizia indubbiamente
esistente.
Trascuro le elucubrazioni mentali o l’attitudine ad appiccicare etichette:
l’ultima, la mia invenzione della “via della speculazione edilizia al
socialismo. (Professore, scusi l’ignoranza, che significa? Dove l’ha ricavato?)
Evidentemente chi afferma questo è stato messo in grave difficoltà dai richiami
alle esigenze delle giovani coppie e delle famiglie disagiate che mai potranno
essere acquirenti dell’ edilizia esistente a Guglionesi. Purtoppo l’esistente
non potrà mai essere trasformato in edilizia sociale e fare accedere ai mutui
agevolati e garantiti. Questo lo sanno bene gli appartenenti al gruppo che “ha
profuso impegno su una questione cruciale per il futuro della nostra comunità”.