8/7/2013 ● Scuola
La regione deve fare delle scelte coerenti su indirizzi e risorse
Nelle scorse settimane la FLC CGIL Molise ha invitato la giunta regionale ad
attivarsi per affrontare unitariamente il tema delle linee guida sulle quali
deve organizzarsi l’offerta formativa territoriale. Ci sono alcune questioni che
vanno affrontate rapidamente: l’ITS, gli IFTS, le sezioni primavera.
Per il Molise, sull’Istruzione Tecnica Superiore, è stato approvato un solo
percorso formativo relativo alle nuove tecnologie per il Made in Italy. Cosa
stanno facendo i soci fondatori per far decollare l’ITS in Molise?
I percorsi IFTS avranno un avvio per l'anno formativo 2013/14. A conclusione
dell'anno formativo 2013/14 è previsto un monitoraggio e una valutazione degli
IFTS attivati ai fini della loro definitiva messa a regime. Va ricordato che Il
Decreto interministeriale del 7 febbraio 2013 ha emanato le linee guida
sull'istruzione tecnica e professionale con adempimenti a partire dal prossimo
anno scolastico. Cosa sta facendo la regione Molise?
In Gazzetta Ufficiale del 19 aprile 2013 è stato pubblicato il decreto
interministeriale sulle “Linee guida di cui all'art. 52, commi 1 e 2, della
legge n. 35 del 4/4/12 sulle misure di semplificazione e di promozione
dell'istruzione tecnico professionale e degli Istituti Tecnici Superiori (I.T.S.)”.
L'art. 52 prevede l'emanazione di provvedimenti riguardanti: l'offerta
coordinata tra i percorsi degli istituti tecnici, degli istituti professionali e
di quelli di istruzione e formazione professionale; la costituzione dei poli
tecnico-professionali; la promozione di percorsi in apprendistato. La giunta,
per poter programmare efficacemente l’offerta formativa territoriale, deve
affrontare questi argomenti in maniera unitaria.
Sulle sezioni primavera siamo ancora alla politica degli annunci. Da due mesi la
FLC CGIL Molise chiede la sottoscrizione di un’intesa che consenta di stabilire
regole condivise tra i diversi soggetti. Ancora tutto tace. Resta sul tappeto
l’esigenza di garantire un servizio adeguato, in un contesto frammentato com’è
quello molisano, stabilendo risorse e diritti per gli utenti e per i lavoratori.
Intanto la giunta regionale ha erogato € 270.000,00 alle 36 scuole dell’infanzia
non statali ed alle 2 scuole primarie paritarie private. Aspettiamo, anche per
le scuole pubbliche regionali che si trovano in condizioni di estremo disagio,
interventi integrativi. Inoltre non trova alcuna ragione l’erogare di un
contributo di € 13.750,00 al sindacato FISM (federazione italiana scuola
materne). Si tratta di risorse pubbliche che vanno ad un’organizzazione
sindacale che, peraltro, non è l’unica ad organizzare i lavoratori delle scuole
private. Si tratta di risorse che vanno ridefinite stabilendo la priorità
dell’istruzione pubblica richiamata dalla Carta Costituzionale