12/6/2013 ● Politica
Chimiche, Turbogas... 12 mila vacche: i metodi non cambiano!
Il turismo di Termoli e del basso Molise se ha risentito della presenza sul territorio delle industrie chimiche, della cosiddetta Turbogas (detta così per impressionare, ma in effetti è una centrale a ciclo combinato) a mio parere è per colpa di chi, nelle varie occasioni, si è cimentato per ottenere risultati personali ignorando a volte le cose più elementari ma “sparando” nozioni completamente assurde, al solo scopo di spaventare l’opinione pubblica. La stessa cosa, naturalmente, per i riflessi sulla salute pubblica.
Sto notando in questi giorni, magari in ruoli rovesciati, che si sta delineando lo stesso scenario per l’insediamento di dodicimila vacche gravide.
E’ qual è la colpa degli urlatori? Quella di avere riempito non tanto i giornali che hanno vita breve ma internet che invece conserva , direi per sempre se non per anni. Infatti basta entrare in un motore di ricerca ( e molti turisti prima di scegliere una località lo fanno) per leggere ancora che: “ su Termoli…grava la minaccia di una bomba ..chimica” ( è vero D’Uva, assessore regionale all’ambiente di quel periodo?); “il sole, come oggi (era un giorno di campagna elettorale in cui c’era un cielo particolarmente buio), per colpa della turbogas entrata da poco in esercizio, sparirà da Termoli!” (è vero Ruta che il sole , solo dopo poche ore dal tuo comizio tornò a splendere negli anni, come sempre, alternadosi alle nuvole,alla nebbia, alla pioggia e alla neve?); “patiremo la sete d’estate per gli enormi quantitativi di acqua che consumerà la turbogas” (avevano fatto il calcolo in base al diametro della condotta e non dei tempi, minuti al giorno, di uso di quella condotta); “non potremo più produrre vino doc per le polveri sottili della turbogas (quali?) che si depositerà sull’uva (affermazione di un noto viticoltore che oggi produce per fortuna sua e nostra ottimi vini). Potrei continuare.
Per il progetto delle dodicimila vacche gravide si rischia di dire, ancora una volta, cose magari esagerate ( in un senso e nell’altro) per affermare le proprie idee. Non sarebbe il caso che, tutti insieme, gli urlatori, si recassero a visitare un insediamento analogo in Italia o all’estero, per rendersi conto di quello che sembra essere il problema più grosso: la puzza? Arriverebbero, dopo un esame approfondito anche di altre problematiche, ad una soluzione condivisa.
Antonio Lucarelli
(all’epoca uno dei pochi, assieme allo zio dottore Sacchetti, ad essere favorevole all’insediamento della cosiddetta turbogas…pur ressendo uno che non ha mai stimato i proprietari e pur non avendo in tasca, come qualche urlatore, gli elenchi di chi doveva poi raccomandare)