8/6/2013 ● Scuola
Nelle scuole del Molise si perderanno altri 51 posti di lavoro
Nell'audizione alle Commissioni di Camera e Senato, il ministro Maria Chiara
Carrozza ha presentato il suo programma delineando un quadro di interventi
coerenti con un modello di sistema formativo inclusivo e di qualità in cui
l'innalzamento dei livelli di istruzione e la sviluppo della ricerca scientifica
sono considerati "fattori determinanti per lo sviluppo economico, migliorando la
capacità di innovare".
Tra gli interventi prioritari il ministro indica un piano straordinario di
edilizia scolastica per garantire sicurezza e qualità alle scuole e misure di
sostegno all'autonomia scolastica, tra le quali la costituzione degli organici
funzionali e la “valorizzazione della professione docente e del personale
scolastico tutto”. Il ministro, inoltre, si è impegnato a varare un piano
triennale di assunzione in ruolo del personale precario, garantendo il giusto
equilibrio tra assorbimento del personale precario e concorso pubblico per
l'aumento del tempo scuola e il potenziamento della scuola dell’infanzia e delle
sezioni primavera, di sviluppo dei CPIA (Centri Provinciali per l’Istruzione
degli Adulti), di rilancio dell’istruzione tecnico-professionale (raccordo
istruzione, formazione e lavoro, sviluppo degli ITS e dell'alternanza
studio/lavoro). Positivo anche l'impegno del ministro contro la dispersione
scolastica con l’uso dei Fondi europei, nel periodo 2014-2020 e per la sua
estensione dopo la valutazione dei risultati. Nelle politiche universitarie il
Ministro vuole riprendere gli investimenti, a partire dal ripristino dal 2013
dei 300 milioni di euro a valere sul FFO delle Università statali. Sul diritto
alla studio si obbliga a trovare nuove risorse. Le linee programmatiche esposte
dovranno fare i conti con il reperimento di risorse finanziarie da mettere a
disposizione per gli investimenti nei settori della conoscenza.
In Molise questi impegni dovranno determinare un’inversione di tendenza per
porre fine alla politica dei tagli. Il prossimo anno scolastico ci saranno 47
posti in meno di docenti in organico di diritto. Dopo i trasferimenti saranno
pochissime le immissioni in ruolo nell’infanzia (7 posti nella provincia di
Campobasso e 1 in quella di Isernia e solo 1 nella primaria in provincia di
Campobasso; mentre in quella di Isernia ci saranno ben 15 soprannumerari). Pochi
spazi per i precari, visto il blocco del turn over imposto dalla riforma delle
pensioni ( solo 83 pensionamenti rispetto a 231 dello scorso anno).
Per il personale ATA, a fronte di un aumento nazionale di 500 posti, in Molise
si prosegue a perderne. Saranno 4 in meno il prossimo anno scolastico. Ecco la
tabella riepilogativa:
|
Dir. Serv. |
A. Amm. |
A.Tecn. |
C.scol. totale |
a.s. 2012-13 |
42 |
313 |
120 |
899 1395 |
a.s. 2013-14 |
42 |
312 |
121 |
895 1391 |
Continueranno i problemi organizzativi e gestionali per le scuole. Ci saranno dsga in reggenza su più scuole, molti collaboratori scolastici saranno costretti a garantire da soli l’apertura dei plessi e dovranno accollarsi turni interminabili, le segreterie non saranno in grado di assicurare la funzionalità essendo, soprattutto nelle piccole realtà, ridotte al lumicino.Con questi numeri non potrà essere garantita una scuola pubblica di qualità agli alunni molisani.