6/6/2013 ● Politica
Si torni ad un confronto sobrio e costruttivo
A mente fredda e passata l’orgia mediatica che si è scatenata durante e dopo
la recente competizione elettorale, possiamo ora analizzare con maggiore
serenità l’esito dei risultati elettorali.
In una democrazia moderna e matura il risultato elettorale dev’essere accettato
e, in primo luogo, deve far riflettere sul perché la lista unità democratica non
ha ricevuto il consenso che si aspettava e del perché il messaggio di
rinnovamento lanciato dal centro sinistra ed in particolare dal Partito
Democratico locale non è stato percepito dai più; incassando una sconfitta
questa volta più pesante delle scorse amministrative del 2008, dove abbiamo
perso per soli 15 voti!
L’impegno profuso e il lavoro politico svolto in questi ultimi cinque anni,
nonché i crescenti risultati ottenuti nelle ultime competizioni elettorali, sia
provinciali che regionali, contro l’unanime giudizio negativo
sull’amministrazione di centro destra conclusasi, difatti, con il
commissariamento, ci lasciavano ben sperare di poter vincere le elezioni ed,
invece, le abbiamo perse.
Il Partito Democratico è stata la forza politica guida ed ispiratrice della
lista e, pertanto, si assume la sua parte di responsabilità, ma non è la sola
responsabile; infatti, la sconfitta ha molteplici cause e non tutte prettamente
di carattere politico.
Ma per meglio comprendere le ragioni della sconfitta è bene ripercorrere tutte
le tappe che hanno portato alla nascita della lista unità democratica.
Negli ultimi anni il PD è stato impegnato a cercare un dialogo con altre forze
politiche e non che, nella piena condivisione dell’inefficienza
dell’amministrazione Antonacci, avrebbero dovuto elaborare, tutti insieme, un
programma elettorale capace di dare nuovo impulso al nostro Comune.
Con questa finalità il nostro ex consigliere di minoranza Pasquale Marcantonio
organizzava un’opposizione unitaria con gli altri gruppi di minoranza, mentre il
PD promuoveva incontri e dibattiti con le altre forze politiche presenti sul
nostro territorio.
Tutto questo lavoro vedeva i suoi frutti nella costituzione di un laboratorio
politico chiamato “Cantiere riformista”; che però, invece di discutere di
proposte concrete per il paese, ha preferito concentrare l’attenzione sulla
lista ed in particolare sui criteri per l’individuazione del candidato Sindaco.
Pertanto, pur di trovare un’intesa condivisa, il PD ha proposto di organizzare
le primarie di coalizione, quale strumento per individuare il futuro candidato
Sindaco, ma abbiamo dovuto registrare un netto rifiuto da parte di tutti i
nostri interlocutori; quindi, fallito anche questo tentativo, la coalizione è
passata a prendere in considerazione la possibilità di una figura di candidatura
esterna ai partiti, pur tuttavia, interpellato espressamente il diretto
interessato, questi non ha accettato l’investitura.
Solo a questo punto e dopo questi ulteriori tentativi, il PD ha deciso di
proporre il nome di un proprio candidato Sindaco.
Ciò è avvenuto attraverso una scelta democratica, tutta interna al partito,
ovvero ho chiesto personalmente agli iscritti di indicarmi la loro preferenza e,
seppure non all’unanimità, ma certamente a stragante maggioranza di essi, hanno
scelto Cloridano Bellocchio, persona di indiscussa capacità ed esperienza
amministrativa, nonostante che lo stesso avesse più volte pubblicamente
manifestato la sua non disponibilità a candidarsi e nonostante vi fossero altre
ed altrettante valide opzioni interne tra gli iscritti al PD.
Quindi, la prima considerazione da farsi è che il nome del candidato Sindaco del
centro sinistra non è stato imposto, ma voluto, motivato e deciso a maggioranza!
Ma dinanzi a questa proposta, i potenziali alleati si sono mostrati indecisi se
non ostili, pertanto, la lista, dopo ulteriori contatti e inviti sino all’ultima
ora, è stata chiusa senza la loro partecipazione.
Assenza che ha contribuito a non farci vincere o, se si preferisce, a farci
perdere.
A ciò si aggiunga che durante la campagna elettorale, invece di confutare le
idee di paese proposte dalla lista di centro sinistra (composta davvero da tanti
validi giovani, che hanno avuto il coraggio, al contrario di altri che si
limitano a criticare, di scendere in campo), è stata fomentata ad arte una vera
e propria campagna diffamatoria nei confronti del candidato sindaco e della
lista unità democratica.
Tutta la campagna elettorale del centro destra, non avendo evidentemente altri
argomenti, si è limitata a denigrare il concorrente candidato Sindaco, piuttosto
che a spiegare cosa avrebbero voluto fare per il bene comune di Guglionesi,
anche in considerazione dei deludenti risultati amministrativi degli ultimi
cinque anni appena terminati, giova ripeterlo, con un commissariamento.
Ma v’è di più! Una parte di quell’elettorato che vota tradizionalmente per il
centro sinistra, pur legittimamente dissenziente rispetto alla proposta politica
della lista unità democratica, ha sostenuto apertamente le politiche del centro
destra, ciò non per convinzione, ma solo per dispetto nei confronti di alcune
persone e di una in particolare; francamente, mi sarei aspettato una loro
astensione dal voto, oppure la formazione di una terza lista capace di dare alla
nostra comunità una scelta politica alternativa, ma non che si brindasse per la
sconfitta dell’avversario.
Dinanzi a simili atteggiamenti rimaniamo indignati e preferiamo perdere le
elezioni, piuttosto che governare e condividere la logica dell’amico/nemico!
Al di là delle analisi, delle convinzioni politiche e delle idee di paese che
uno ha, tutti meritiamo rispetto e nessuno può permettersi di offendere
l’avversario oltre ogni limite di tollerabilità. Si torni, in fretta, ad un
confronto sobrio e costruttivo per il solo ed esclusivo interesse superiore del
Paese e chiunque abbia qualcosa di illegale da denunziare vada in Procura o stia
zitto!
Anche in questo caso ci assumiamo, però, le nostre responsabilità per esserci
lasciati trascinare in sterili e reciproche accuse, che non hanno nulla a che
vedere con i bisogni della gente.
Questa è la tattica politica che ha vinto e noi abbiamo perso, ne prendiamo atto
e facciamo i nostri migliori auguri ai nostri amici di Guglionesi nel Cuore,
affinché possano realizzare tutto quello che hanno promesso in campagna
elettorale; tuttavia, rimaniamo convinti che Guglionesi merita un’altra
amministrazione e anche in minoranza faremo un’opposizione costruttiva, ma
determinata più che mai a costruire un paese migliore.
Con questi propositi il PD di Guglionesi sosterrà convinto i consiglieri di
opposizione nel loro impegnativo compito che hanno davanti, mentre siamo sempre
pronti e le porte del nostro circolo rimangono sempre aperte per tutti coloro
che hanno il coraggio e la seria volontà di confrontarsi, per realizzare quel
bene comune che da troppo tempo manca alla nostra comunità.
Mario Bellotti
P.S. Nel mentre scrivo questo articolo, mi informano che per le vie del nostro
Comune girava un volantino con scritte offensive e minacciose nei confronti del
Sindaco e, pertanto, colgo l’occasione per manifestare, a nome di tutto il
Circolo PD di Guglionesi, la nostra ferma condanna nei confronti di questo vile
gesto, che ci auguriamo rimanga un episodio isolato, ed esprimiamo tutta la
nostra più totale solidarietà e vicinanza all’Amministrazione Antonacci, pronti
a sostenere ogni iniziativa tesa a contrastare ogni tipo di violenza.