4/6/2013 ● Cultura
Mi (ri)conosco!
Ieri sera è stata celebrata la solenne messa di Sant’Adamo, per la
rievocazione della prima traslazione delle reliquie di Sant’Adamo Abate, patrono
di Guglionesi.
Dal punto di vista civico, come da determina del Sindaco di qualche giorno fa,
la giornata è stata dichiarata "festiva" per Guglionesi (scuole e uffici chiusi). Solo per Guglionesi,
perché il patrono è un patrimonio di una comunità nella sua essenza aggregativa.
Mentre c’era chi di distraeva in altro, in momenti forse più importanti, una parte
(direi molto piccola!) si è ritrovata nella insigne Collegiata per partecipare
alla solennità del 3 giugno, data della nostra “guglionesità”, potremo (forse un giorno non lontano!) definirla senza
alcun intento di enfasi.
Ebbene, ciò che mi ha colpito è stata la quasi totalità di assenze dei giovani e
dei bambini. Constatazione che non registro in molti altri comuni limitrofi:
nelle carresi i giovani e i bambini sono educati l’intero anno al rito
comunitario; a Termoli le barche sono ricche di giovani durante l’uscita a mare.
Eppure, oltre, l’aspetto più colorato del rito, tanti giovani dei paesi limitrofi sono presenti
anche durante le solennità delle “messe al loro patrono”.
Non è colpa dei nostri giovani, quelli di Guglionesi, se non si sentono così vicino al loro Santo Patrono. In questo senso l’invito alla riflessione è per noi adulti. Il mondo istituzionale della
cultura locale sì è troppo distratto in altro da molto tempo, e nessuno si senta escluso dalla
Bellezza condivisa!
Pensando di contribuire, in un’azione caritatevole, alla conoscenza delle proprie
radici culturali, ove Sant’Adamo brilla, come la sua argentea estasi, per
ragionevolezza, mi impegnerò (a modo mio, con tutti i miei limiti!) ad un
progetto culturale di educazione alla Bellezza della carità culturale della
propria identità cristiana, con particolare riferimento alla divulgazione tra i
giovani, su argomentazioni connesse con la tutela e la valorizzazione delle nostre radici.
Scegliendo un linguaggio leggero, universale e dinamico, darò vita al progetto
“Mi (ri)conosco!” - un'idea, che per onestà intellettuale, avevo a cuore
fin dopo la conclusione del mio libro "Sant'Adamo di Guglionesi", scritto
a due mani insieme all'illustre Gerardo Cioffari) - che avrà l’illusione di
raccontare con disegni (in una sorta di fumetto moderno) e con foto raccontate
da protagonisti disegnati la storia essenziale di Guglionesi (in particolare il
racconto delle tre traslazioni del santo patrono), le sue opere d’arte, le sue
tradizioni culturali, e le vicende artistiche e storiche dei monumenti di
Guglionesi.
Il materiale sarà editato in formato ebook, scaricabile caritatevolmente da
alcuni link che sceglieranno di condividere la mia iniziativa assolutamente
innovativa, allargando il progetto educativo ai luoghi di formazione dei nostri
giovani, e dunque alle sedi di (ri)generazione della nostra cultura.
In genere i progetti prima si realizzano e poi si annunciano. Ma quando si ha a
che fare con la propria coscienza, l’impegno dell’annuncio è un percorso di
sensazioni straordinarie da condividere fin dalla stesura.
Bisogna essere capaci del coraggio, per inseguire l’eco della Bellezza.
Per devozione. Alla Bellezza caritatevole della Cultura.
Guglionesi, 3 giugno 2013 (solennità di Sant’Adamo Abate)