28/5/2013 ● Politica
Torna a battere il cuore del centrodestra, il PD in esilio all’opposizione
Torna primo cittadino di Guglionesi Leo Antonacci, con il 52,75% dei
consensi, battendo, nell'annunciato "testa a testa", Cloridano Bellocchio.
Il voto dell’elettorato guglionesano ha molte letture. Le principali appaiono
politicamente chiare.
Guglionesi, nella corsa a due, si conferma nello schieramento di centrodestra,
con Antonacci grande protagonista di una rimonta (riferendosi al dato deludente
delle recenti Regionali 2013) vinta sul campo della lucidità politica, in grado
di rinnovare la squadra con elementi giovani e forti. Infatti, oltre alla
sorprendente performance di Del Peschio, ci sono nuovi volti rosa nella giunta
Antonacci: Filomena Somma e Luigina Ciarallo.
Non solo. Rinnovamento anche nella maggioranza del neo Consiglio comunale, con
Nicola Bucci new entry a sorpresa. Per “Guglionesi nel cuore” conferme anche per
i veterani Maria Scardocchia (in giunta) e Antonio Lucarelli. L’ex vicesindaco
Lucarelli strappa l’ultimo seggio consiliare disponibile in quota alla maggioranza di
Antonacci.
Inappellabili i giudizi elettorali per l’ex presidente del Consiglio comunale,
Angelo Costantino, e per l’ex assessore alla Cultura, Istruzione e Turismo,
Giuseppe D’Urbano, il quale raccoglie un imprevedibile ultimo posto nella lista
di Antonacci!
La sconfitta di Bellocchio, e della lista civica "Unità democratica per
Guglionesi", ha molto di personale, con la candidatura dell'ex sindaco
politicamente non gradita all’elettorato di Guglionesi. C’è stata una logica di
isolamento presuntuoso, da parte di alcuni esponenti del PD locale, fin dalla
fase finale della costituzione della lista civica, una deriva che si è
amplificata durante la campagna elettorale dove si è perso tempo a rimirarsi
nello specchio di un astratto rinnovamento della classe dirigente per le future
politiche di centrosinistra a Guglionesi.
La logica conclusione vede tre iscritti al PD (Bellocchio, Di Carlo e Aristotile)
occupare l’intera opposizione al governo Antonacci.
In un paese a matrice, storico-culturale di provenienza ex democristiana,
appaiono ancora più evidenti i limiti di una dirigenza politica del Partito
Democratico di Guglionesi che affoga nelle solite leadership di famiglia: in
tale contesto, evidentemente, il centro continua ad essere troppo maltrattato
per la sensibilità dei guglionesani.
Perciò c’è chi non ha votato e chi, votando, ha deciso di “non votare”.