22/5/2013 ● Politica
Surreale la politica a Guglionesi: indignarsi è giusto!
Se mi è permesso di esprimere delle opinioni personali sull’attuale campagna elettorale guglionesana, fondando tale ingerenza almeno sul dirimente motivo che , per un tempo preparatorio sufficientemente lungo, sono stato in elenco in ben due liste apparentemente in alternativa ( poi, infatti, inspiegabilmente fatte abortire ) con le due liste politiche di fatto , venute fuori dai cilindri dei nostrani cappellai magici , come in effetti poi ciascuno ha potuto constatare . Lo faccio a partire da quell’area di sinistra , per me di riferimento , pomposamente egemonizzata dal PD locale al cui lancio e rilancio elettorale non mancano mai le” benedizioni” collaterali di rappresentanti di partito nazionali e regionali ; così, tanto per dimostrare al” popolo bue” votante che la condiscente referenzialità extraguglionesana è assicurata , mettendo per un attimo da parte veleni intestini e consolidate reciproche insofferenze personali.
Il “cantiere” politico del PD ( un’ennesima strizzata d’occhio a sinistra con l’evocativo rimando al duro lavoro dei manovali, mastri e ,capomastri e di quanti materialmente nei cantieri edili sudano e sgobbano per guadagnarsi il “tozzo di pane”), organizzato dal “Capomastro locale” , dopo una tormentata gestazione , finalmente, come d ‘uso per sparigliare i giochi politici ad altri possibili competitor ,ad alcuni giorni dalla scadenza ha partorito il classico topolino. In molti abbiamo avuto modo di scorrere la lista n°2 :“Unità democratica”, quella del PD nella cui formulazione finale, sempre a qualche giorno dal varo, sono cadute le originarie accattivanti aperture al civismo poiché non è nel DNA dei guardiani dell’ortodossia percorrere strade movimentiste incerte e ingestibili in termini della riduzione politica di tutti all’UNO. Solo qualche misurata, calcolata apertura , per giunta a destra ,coniugata con un , restauro “ green “generazionale che, tuttavia , rispetto al passato ha una grande, incredibile novità : la conferma e perfino il rinsaldarsi dei legami tra i quattro o cinque clan familiari che storicamente hanno condizionato attraverso il loro elettorato passivizzato ( blandito da sempre come capitale depotenziante qualsiasi nuova disturbante entratura nell’area ) l’ attività politica della sinistra locale nel suo complesso. Con l’aggravante che gran parte dei giovani in lista esprime una genetica consanguineità con i parenti “storici “,oramai appesantiti dalle lunghe permanenze amministrative , gelosi custodi della purezza della razza comunista Guglionesana. Poiché per l’ennesima volta è stato candidato a sindaco un” capitano di lungo corso “della politica locale, lo stesso che nella scorsa tornata ( è una selezione a rovescio delle candidature , a Guglionesi accade!) elettorale è stato politicamente sconfitto non riuscendo a guadagnarsi neppure un seggio da consigliere! Ma tant’è accade qui da noi, in questo paese delle meraviglie, che i bocciati vengano poi promossi , si dice, a” furor di sezione” a guidare la lista ! Almeno dall’insuccesso personale si sarà tratto l’insegnamento che altra cosa è cercare voti per sé rispetto al comodo cullarsi sugli allori da candidato sindaco contando sul lavoro duro del trascinamento degli altri candidati alla carica di consigliere . Per quanto riguarda il recente lo “scandalo” della prova provata della copiatura da parte del Migliore di intere sezioni del programma della lista n°2 ciò di fatto rappresenta un suicidio politico-culturale che rasenta proprio quell’”ignoranza delle idee” che lui tanto teme negli altri! Ma essendo moralmente riprovevole spacciare idee altrui ( senza citare le fonti !) per proprie, il Nostro, avrebbe dovuto avere più di qualche imbarazzo nel proseguire “di petto” la campagna elettorale visto che in altre nazioni culturalmente e politicamente più avanzate ( ci sono molti laureati in più , leggono molto di più di noi), come ad es. nella democratica Germania , per aver copiato in parte la sua tesi di laurea trent’anni prima ( non il programma elettorale! trenta giorni prima delle elezioni!) un ministro si è dimesso. Il centrodestra, rieccoli, dopo una limitata operazione di maquillage , si ripropongono con determinata caparbietà nonostante l’inciampo e la conseguente caduta nel commissariamento del Comune Una compagine decisa a fare aggio dell’impopolarità dell’ “eterno”, l’anello debole della lista”Uniti per Guglionesi”. Una squadra di giocatori dilettanti , ma alquanto improbabili politici sul cui trainer sindaco aggregante si è depositata l’antichità politica del centro-destra guglionesano . Una lista la cui cifra è il cuore : un logo usurato , fastidiosamente ridondante di un rosario di facce incorniciate nei cuori dei manifesti murali cittadini , tipo gli ex voto ( politico?) che tappezzano le pareti della parte bassa del santuario della Madonna di Pompei . Due liste surreali, poiché, come si faceva notare, ha del paradossale vedere promosso candidato sindaco un personaggio bocciato dagli elettori nella scorsa competizione elettorale, dall’altra un candidato sindaco che pur avendo vinto le scorse elezioni ha perso per strada i suoi amministratori. Quanto di più limitato potesse configurarsi per il governo di Guglionesi ( tenendo conto delle potenzialità politiche complessive individuali esprimibili in aggregazioni politiche che non siano padronali “ cerchi magici” ) che invece , con urgenza ,dopo gli arcinoti deludenti trascorsi, per risollevarsi aveva bisogno di una salutare iniezione di forze nuove, di facce non usurate dalla vecchia politica .
La delusione per le deboli proposte amministrative in campo pongono dei quesiti a cui qualcuno, magari i diretti interessati , sarebbe bene , per una questione di etica della politica, diano delle risposte .
a) Non è possibile, che quasi tutti coloro che sono stati consiglieri di opposizione nella passata amministrazione se la siano squagliata !... Straordinariamente non compaiono in questa tornata elettorale; eppure rappresentavano quel 66 % di opposizione che avrebbe dovuto preparare, nel corso del loro mandato, il rientro trionfale , da vincenti in queste elezioni! Un sodalizio oppositivo peraltro sancito solo qualche mese fa da un atto notatile che comunque lascia intatto il potere elettorale dei” grandi elettori “ sottoscrittori eclissatisi che direttamente o indirettamente , fiancheggeranno una delle due liste .
b) Non è possibile, che la terza, addirittura quarta?.. lista a cui concretamente si stava lavorando siano ad un certo stato dell’arte implose pressate da palesi”mal di pancia interni !”, doppiogiochismi e da veti esterni ( razionalizzanti la ipotizzata selva politica delle nascenti formazioni) dei poteri politici forti : concomitanti, sinergiche pressioni che di fatto le hanno dissolte.
Scrivevo , in un precedente articolo , che comunque , la naturale novità di questa competizione elettorale , proprio allo scopo di dare rappresentanza politica a quanti erano delusi dall’una e dall’altra formazione , avrebbe dovuto trovare rappresentanza in una attesa terza lista che non c’è.
Ed a partire da questo elettorato indeciso , sfiduciato, deluso dalla inusuale situazione politica che s’è venuta a configurare e, che pur essendo formalmente ineccepibile dal punto di vista della legittimità delle due rappresentanze civiche , non si inserisce nella NORMALITA’ delle dinamiche politiche democratiche e soprattutto dell’etica della politica: dinamiche localmente frenate, se non stoppate ed etiche della responsabilità quantomeno discutibili . A conclusione della campagna elettorale in molti, ancora più perplessi di un mese fa ci chiediamo : cosa resta da esperire oltre il già tentato ? Più che rimuginare su cosa poteva farsi e non è stato fatto, più che rassegnarsi , RESTA …INDIGNARSI!... e , conseguentemente assumere scelte politiche un po’ a lato , anch’essi “ NON NORMALI ” e quindi eccezionali , validi, si spera, per questa tornata elettorale.
Questa modesta proposta che segue, ovviamente, non potrà interessare il convinto elettore della lista di Centro destra o di Centro sinistra , troveranno la loro collocazione di voto ; anzi rappresentano lo zoccolo duro delle rispettive liste in cui in tanti si sono generosamente candidati . Mi rivolgo invece a quell’elettorato terzo , incerto , come me, sul da farsi in termini di orientamento del voto.
1) Se l’indignazione e la sfiducia nella politica è altissima, come già accade per tanti, in qualsiasi tornata elettorale, si può non votare ( il non voto ha una forte connotazione antistituzionale e localmente avrebbe un forte valenza politica solo qualora ridurrebbe le due liste al di sotto del 50% più 1 dei votanti, evento improbabile e non auspicabile )
2) se l’indignazione e la sfiducia è alta , come accade in qualsiasi consultazione elettorale , si può votare scheda bianca eleggendo un consigliere senza volto! Esprimendo così un forte dissenso nonché una sostanziale presa di distanza dai due schieramenti.
3) se l’indignazione è alta poiché ci si sente politicamente traditi nei propri ideali politici di appartenenza, quali che siano, ( che invece in molti di noi solo qualche mese fa si è già espressa serenamente e senza tanti patemi nelle consultazioni nazionali e regionali ) a livello comunale si può votare la compagine antagonista a quella del cuore “,turandosi il naso” come ha scritto e fatto Indro Montanelli , tanto, entrambe le formazioni formalmente si presentano come liste civiche.
Queste mie sono solo opinioni di plurali scelte in libertà , perfino ovvie , un contributo alla riflessione di un indignato dalla evanescenza della politica locale .
Guglionesi, 20 maggio 2013
Arcangelo Pretore