17/5/2013 ● Eventi
L’Arte di Pietro Mastrangelo in mostra presso l’IT San Pardo di Larino
Legata al progetto “ Rete Atelier Molise”, dell’ Associazione Cabaret
Voltaire, con la collaborazione dell’Ecomuseo Itinerari Frentani e dell’I.T. San
Pardo, a Larino, dal 18 al 28 maggio 2013, con le opere dell’artista Pietro
Mastrangelo, verrà allestita la mostra d’arte “ L’anima e lo spirito della
nostra terra”.
La mostra, presso L’IT San Pardo agrario e geometri di Larino, verrà inaugurata
il 18 maggio 2013, alle ore 10.30. Nella cerimonia di inaugurazione, a cura
dell’Associazione Musicando e dei Cantori della Memoria, verranno lette poesie e
eseguiti canti scritti dall’artista santacrocese.
Pietro Mastrangelo è stato un pittore apprezzato e uno stimato poeta. Negli anni
’40 , per motivi di lavoro si trasferì a Roma, dove conobbe il celebre Guttuso a
cui mostrò i suoi lavori. Pietro Mastrangelo riferì che Guttuso lo invitò a
continuare perché aveva un’ottima mano ed un occhio da artista. Nel 1942
partecipò ad una mostra presso la GIL di Campobasso, delle sue apprezzate opere
ne parlò la stampa dell’epoca. L’evento e il suo successo spinsero l’artista a
dedicarsi completamente all’arte, alternando la produzione artistica al lavoro
da imbianchino. Negli anni successivi partecipò a esposizioni e mostre in cui
risultò più volte premiato. Pietro Mastrangelo è stato anche un bravo poeta, le
sue poesie racchiudono l’anima di una comunità colta dagli occhi sensibili di un
artista capace di fissare le immagini della nostra identità nei versi delle sue
poesie e nelle scene dei suoi quadri. Opere artistiche che contengono un
messaggio : rimanere aggrappati alla storia e ai valori della nostra Terra!
Nelle sue opere, ha ritratto spesso la sua amata moglie, Concetta Tartaglia,
scomparsa anni fa. Come dice la Prof. ssa Giovanna Vizzarri: “ Un amore
ispiratore, quando venne meno la moglie, Pietro Mastrangelo smise di dipingere a
colori e continuò la sua opera solo con disegni a matita”. Pietro Mastrangelo ci
ha lasciati lo scorso 2012.
Così ci scrive la Prof.ssa Giovanna Vizzarri di Pietro Mastrangelo: “ Un uomo
che non ha mai cercato le glorie mondane, ma che amava la vita per quella che
era. La sua vita è un canto d’amore per la stessa Terra che abbiamo letto nei
libri di Iovine”. La prof.ssa Giovanna Vizzarri ha rivelato un particolare molto
interessante: “ Nel 1927, un gesuita di passaggio a Santa Croce di Magliano, per
ringraziare dell’ospitalità ricevuta decise di realizzare un affresco nella
Chiesa di San Giacomo. Mentre eseguiva i lavori, due ragazzotti del paese lo
spiavano dal portale della chiesa. A quel tempo i colori dovevano essere
preparati a partire da materiali poveri; si realizzavano con le terre e le colle
di coniglio o di pesce. Don Gherardo Rossi, questo il nome del gesuita, invitò i
ragazzi a fare da assistenti per realizzare l’opera. Erano Matteo Mastrangelo e
Antonino Silvestri. Matteo Mastrangelo era il fratello maggiore di Pietro
Mastrangelo, Antonino Silvestri il fratello di don Michele Silvestri( pittore).
Due amici Matteo e Antonino appresero dal Gesuita l’arte della pittura che poi
trasmisero ai loro fratelli minori tra cui Pietro Mastrangelo. Dalla curiosità
di Matteo e Antonino prese il via l’arte pittorica di Santa Croce di Magliano
che oggi vede nomi illustri nel campo dell’arte.”
Tuttavia, di quell’affresco della chiesa di San Giacomo, in seguito agli ultimi
lavori di restauro, non ne abbiamo più traccia!!! Una mano poco sensibile ha
cancellato la memoria artistica di un luogo! Grazie a Pietro Mastrangelo, ai
suoi quadri, alle sue poesie, invece , la memoria dei nostri luoghi, le immagini
della nostra anima resteranno sempre vive!