17/5/2013 ● Politica
Europarlamentare Pino Arlacchi: "dai giovani deve ripartire la speranza"
Da Bruxelles Il monito dell’Europarlamentare Pino Arlacchi:
“dai giovani deve ripartire la speranza”.
"Mezzogiorno è Europa. La crisi, le sfide, le soluzioni" è il titolo della
conferenza che si è tenuta lo scorso 14 maggio a Bruxelles, nella sede del
Parlamento Europeo. All'evento, promosso dall'eurodeputato del Partito
Democratico e componente del gruppo “Alleanza dei Progressisti e
Democratici”Pino Arlacchi, hanno partecipato delegazioni di giovani
amministratori e dirigenti PD del Molise (presenti il Segretario regionale GD
Davide Vitiello, il Coordinatore dei circoli PD Molise Marco Giampaolo e la
Segretaria GD Basso Molise Marinella Di Carlo), Calabria e Abruzzo.
La sfida prioritaria per il Mezzogiorno è riuscire a utilizzare al meglio i
fondi strutturali dell'Ue, uniche risorse ''sicure'' in tempi di crisi
economica, per rilanciare la crescita e l'occupazione. Finora l’Italia è
riuscita a investire appena il 30 per cento delle risorse europee mentre, al
contrario, Francia, Germania e Polonia – per citare solo alcuni degli stati
virtuosi compresi nell’Ue - si attestano su percentuali di spesa molto superiori
rispetto alle nostre. Conseguenza questa derivante in molti casi
dall’irresponsabilità e inadeguatezza della classe dirigente e da inutili
sovrapposizioni tra amministrazioni ed enti (Stato, regioni e comuni)
nell’accesso e nell’utilizzo dei fondi. Questo il messaggio fondamentale
arrivato da Bruxelles: ''non bisogna inventarsi chissà che cosa per far
ripartire la crescita del Mezzogiorno, gli esempi di buon governo esistono e
vanno seguiti'', ha affermato l'eurodeputato del Pd Pino Arlacchi. Certo, nelle
regioni meridionali ancora oggi ''i due terzi delle amministrazioni sono
inadeguate alle sfide odierne, ma dal restante terzo può partire la
''discontinuità'' di cui ha bisogno in particolar modo il Sud Italia. Nella
prossima programmazione finanziaria 2014-2020 – ha spiegato l’On. Arlacchi –
l’Ue destinerà all’Italia 29 miliardi di euro, di cui circa 20 miliardi
finiranno alle regioni del Sud. Non bisogna in nessun modo lasciarsi scappare
questa preziosa opportunità. Per invertire la rotta e far ripartire la speranza
è necessario perciò che siano in primis i giovani amministratori ad essere i
protagonisti del cambiamento”.