BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


9/5/2013 ● Sport

Basket: "siamo partiti dal nulla ma..."


  Guido Romano ● 1336


Per noi potrebbe essere un punto di arrivo, invece è solo un punto di partenza.

Il “Memorial Maurizio Colavitti” è il primo torneo di basket della regione Molise ad entrare ufficialmente nel circuito FISB (Federazione Italiana StreetBall).

La FISB organizza, nel 2011, il primo campionato nazionale di basket 3 contro 3 e racchiude tutti i tornei, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, in un unico circuito. A conclusione del circuito si terrà una grande finale nazionale in cui confluiranno tutti i finalisti dei tornei affiliati e che vedrà i migliori giocatori italiani confrontarsi sullo stesso campo, quest’anno a Riccione.

Siamo partiti veramente dal nulla, e non è solo un modo di dire.

Sono passati quasi 10 anni da quei pomeriggi d’estate passati interamente in compagnia di un canestro rudimentale allestito sotto casa, appeso con delle funi ad una ringhiera e noi a giocare come forsennati nel miraggio di riuscire a centrare il maggior numero di canestri consecutivi.

Il vicinato, infastidito dal baccano, da quel pallone che tuonava tambureggiante, alla fin fine tollerava quei ragazzi che emergevano dalla nuvola di polvere che si alzava dallo spiazzo in discesa, per noi omogeneo come un parquet. Siamo partiti dal nulla perché quel canestro era, sì è vero, l’evoluzione di un secchio che veniva spostato e posizionato qua e là ove vi fosse un po’ spazio per tirare.

A Guglionesi non c’era una squadra, non c’era un campo.

Eppure negli anni 70 c’era un campo e c’era una squadra, e che squadra! “Ma sei il figlio di Felice? Caspita, quanto era bravo!”. Già, sono proprio io!

Di quella mitica squadra faceva parte anche Maurizio Colavitti, a cui la festa di basket è dedicata e che sempre ricordiamo con affetto e con ilarità. Infatti erano proverbiali le sue narrazioni su fatti, persone, che coloriti a modo suo, dirompevano in fragorose risate.

È grazie a Maurizio che, dopo molti-troppi anni di stallo, il primo canestro con retina viene montato a Guglionesi, in un campo in catrame adiacente le case Fiat.

Oggi quel canestro non c’è più, rimpiazzato prima da un campetto provvisorio, fonte di qualche polemica, in località Santa Margherita (ndr quello che ospitò le prime 3 edizioni del torneo di basket), poi finalmente da un campo definitivo presso le scuole elementari, dove oggi si tiene il Memorial. Di quel primo canestro oggi resta solo la retina, la sola a resistere dopo anni ed anni a tutte le intemperie, della natura e dell’uomo, più forte che mai, indistruttibile.

Quella retina è un segno di continuità, di presenza, di costanza e vicinanza.

Siamo partiti dal nulla ma, nel giro di qualche anno, siamo riusciti ad ospitare gente del livello di Fausto Bargna (ex serie A, 2 scudetti, 2 coppe Italia e 4 coppe campioni), Jamel Thomas (ex Siena e Boston Celtics) ed Enrico Sabetta, arbitro internazionale e pioniere, il papà, del basket termolese.

Oggi, dopo 4 edizioni del Memorial, 3 campi di basket, nella mai doma speranza di avere un palasport, siamo approdati nel circuito nazionale del basket.

E non è finita qui.

Cartellone




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