9/5/2013 ● Istanti di noi
L'uomo degli asparagi
Sin da bambino ho amato la fotografia.
La mia prima macchina fotografica fu un regalo. Mi fu regalata alla prima
comunione. Ancora la conservo gelosamente, in un vecchio cassetto con tanti
altri ricordi. Forse funziona ancora. Chissà!
Poi, da quel giorno, tanti, tantissimi scatti. “Ho fatto delle foto. Ho
fotografato invece di parlare. Ho fotografato per non dimenticare. Per non
smettere di guardare”. [Daniel Pennac]
Le sensazioni che regalano gli istanti di uno scatto hanno qualcosa di
misterioso. Ci raccontano di noi. “Ci sono due persone in ogni foto: il
fotografo e l’osservatore”. [Ansel Adams]
In quel mondo tutto evade dalla realtà. “La fotografia non mostra la realtà,
mostra l'idea che se ne ha”. [Neil Leifer]
Nel mio archivio conservo migliaia di scatti, su pellicola e in digitale. “Le
prime 10.000 fotografie sono le peggiori”.[Henri Cartier-Bresson]
Spesso gli istanti di luce non riflettono la realtà che cambia, piuttosto come
noi cambieremo ancora rispetto alla realtà che ci accoglie.
Pubblicherò sul blog (...mi perdoneranno i lettori!) una raccolta selezionata dei
miei scatti in bianco e nero, condividendo umanamente la magia della foto nella tematica “ISTANTI
DI NOI”. Come primo scatto della rubrica non a caso ho scelto "l'uomo degli asparagi" (dal greco aspharagos, che è dal persiano asparag, germoglio).