23/4/2013 ● Caro Direttore
Miseria della politica guglionesana
MISERIA DELLA POLITICA GUGLIONESANA ( Il gruppo A e il gruppo B del Super
gruppo che ho avuto modo di conoscere da vicino)
Caro direttore,
E’ con amarezza, attraverso l’impegno diretto per le prossime amministrative,
che ho dovuto constatare insieme ad altri volenterosi compagni di viaggio che di
fatto il dissenso, rispetto alla consolidata geografia politica locale non è
organizzabile né quindi può essere espresso pur essendo la politica l’arte del
possibile e talvolta anche dell’impossibile . Non certo perché io abbia mai
manifestato il chiaro proposito di farlo, ma accogliendo l’invito e sfruttando
l’occasione offertami da qualche “mestatore” della politica locale , giocoforza
mi sono trovato nell’assurdo tritacarne dell’agone politico . Mi corre
l’obbligo, prima di entrare nel merito del nucleo tematico dell’articolo “
miseria della politica” di fare una breve premessa che attiene la tradizionale
collocazione politica dell’elettorato guglionesano, storicamente orientato a
centrodestra , il quale, solo nei momenti di lotte intestine alle fazioni dei
referenti politici” esterni “ al contesto politico locale che da sempre ne hanno
condizionato e indirizzati gli orientamenti ha lasciato spiragli per qualche
incursione amministrativa alla compagine di centrosinistra. Tuttavia, oggi, vuoi
la grave congiuntura economica, vuoi i riflessi della politica nazionale anche a
livello locale si è aperto , acuito dall’irrompere sulla scena politica del
MoVimento 5S, un nuovo scenario politico che attraversando trasversalmente le
mummificate formazioni politiche più rappresentative impone una nuova
rappresentazione e traduzione politica di questo nuovo, ma alquanto composito
spaccato sociale guglionesano. La stanca reiterazione di schemi politici desueti
a sinistra , nelle persone e nelle prassi e il supponente perbenismo interessato
del centrodestra hanno di fatto aperto nella società civile spazi politici nuovi
da interpretare , Questa terziarietà ha rappresentato l’idea giusta da cui
partire per un progetto collettivo di rinnovamento della politica locale , per
cui , inizialmente era allettante esserne partecipi per contribuire a
strutturarlo nei programmi e nelle persone che ne avrebbero condiviso
l’interpretazione. Una perimetrazione civico-politica a cui mi sono aggiunto
volentieri poiché inizialmente è stata intuita e ispirata da altri “esperti”
della politica locale che mi hanno invitato ad essere partecipe, insieme ad
altri compagni condividenti il nascente nuovo soggetto civico-politico. Ma né la
lontana matrice delle origini ( un anno fa! ) né l’assiduità delle
frequentazioni hanno dato il necessario impulso e lo spessore politico-
programmatico che l’impresa meritava. Alla nascente formazione che si reggeva
sostanzialmente sulla buona volontà ( e, a ripensarci bene probabilmente su
alcuni inespressi retropensieri ) poiché l’inconsistenza della proposta politica
del gruppo ispiratore è diventata palese ed ha fatto sì che l’atra parte del
gruppo di sinistra, che intanto si era consolidato e rafforzato al suo interno ,
anche a fronte di autonomi non condivisi contatti degli originari ispiratori e
fondatori dell’articolata compagine con interlocutori del PD locale, con gli ex
amministratori hanno messo in evidenza la limitata autonomia del medesimo
indebolendone la proposta di “civica”. Inconsistenza , scarsa autonomia
unitamente alla perseverante tendenza a sposare aggregazioni partitiche o ad
essi riconducibili hanno imposto al raggruppamento di sinistra a cui mi ascrivo
, una brusca sterzata a sinistra , favorita da nuove entrature ( poi rivelatesi
in parte insincere) con il preciso intento di formare una lista decisamente
caratterizzata a sinistra, accogliendo in un nostro manifesto anche le istanze
locali ispirate dai “grillini” guglionesani , prima che il fenomeno si
consolidasse con le recenti elezioni politiche e regionali. Un nuovo
riorientamento che purtroppo di fatto si è rivelato non praticabile in ragione
della scarsa capacità aggregante del gruppo proponente e della similare
indisponibilità di coloro che attendono sempre il meglio” scodellato” dagli
altri per la goduria parolaia degli ipercritici astanti . Partendo dal
presupposto di voler continuare comunque a strutturare lo stesso spazio politico
di dissenso è stato naturale riannodare il rapporto sospeso con in gruppo
originario che intanto aveva esperito le sue eventuali entrature nel Pd locale e
nel Centro -destra, senza mancare di contattare gli aggregati satellitari della
formazione sparsa di una ulteriore Civica in via di definizione . Sembrava , ad
un tempo recente che la nuova formazione Civica- politica potesse venire alla
luce dopo la ricompattazione dei due gruppi , ma di nuovo la sostanziale
inconsistenza del progetto , irrisolti tentennamenti partecipativi , una certa
vacuità programmatica e presumibilmente la non convergenza e convenienza
politica unanime sul probabile candidato sindaco ( tre proposte) hanno fatto
implodere ad una settimana dalla presentazione della lista il gruppo ispiratore
che si è defilato , senza spiegazione alcuna. Ciò ha vanificato il realistico
progetto civico-politico cittadino di dare una rappresentazione visibile e dal
punto di vista dei contenuti politicamente spendibile di una vasta area di
dissenso politico e di insofferenza per la politica partitica locale. Un
contributo decisivo alla non visibilità e rappresentatività di questo forte
dissenso è venuto dal mutismo dei grillini guglionesani , che soffrendo la
solitudine dei numeri primi (Primo partito alla Camera alle politiche) hanno
scelto di non scegliere . Si è detto che la nostra proposta per il governo
locale, giudicabile solo dalle toto-persone formanti la probabile lista fosse
debole , ma c’è da chiedersi : perché coloro che l’hanno giudicata tale non
l’hanno rafforzata con la loro “ forte”, qualificante presenza visto che la
proposta era aperta a tutti? In questa esperienza, personalmente mi sono esposto
oltre ciò che avrei mai pensato facendomi spingere fino alla designazione
sindacale ( senza averlo mai chiesto!) pur di contribuire attraverso la
partecipazione diretta alla competizione elettorale per il governo locale ,
tirandomi così fuori dalle circolarità inconcludenti logorroiche delle
chiacchiere di “Castellara” che si alimentano del criticismo indolente ,
velenoso contro l’uno o l’altro raggruppamento , contro l’una o l’altra persona
, ma sempre “ giudiziosamente” al riparo dalla partecipazione diretta . Uno
stare alla finestra che offende lo spirito fondativo di una vera democrazia
compiuta e partecipata . Da quando ho deciso di intraprendere questo viaggio
civico-politico ho avuto l’opportunità di conoscere meglio, all’interno di uno
spaccato sociale cittadino, gli amici di cordata ; alcuni di una convinzione
politica forte in cui il senso dell’appartenenza ha costituito un discrimine non
valicabile , altri di una miseria politica disarmante irrobustita da un buonismo
generalistico verso tutti che difficilmente avrebbe potuto contribuire al
rinnovamento e ad elevare la crescita politica della nostra collettività.
Bizantinismi , incontri individuali separati con le opposte fazioni in via di
formazione PD, Lista dell’ex sindaco ed altre eterogeneità sparse in movimento
hanno , a mio avviso, indebolito la coerenza e l’autonomia originaria di lista
civica rendendo di fatto la nascente nostra lista una subordinata appendice di
altre formazioni politiche solo un po’ più strutturate . Ciò ha rappresentato un
grave errore politico e di metodo che ha ingenerato diffidenze, malintesi e
manifeste insoddisfazioni , nonché isolate, ma risolute prese di distanza
all’interno del gruppo che per i ”trattativisti” , abbiamo capito infine , ha
rappresentato la” forza” da spendere con gli interlocutori per l’eventuale
entratura nella lista avversaria che in origine si sarebbe dovuta contrastare
all’ultimo voto .Infine , avendo il gruppo iniziale, ad una settimana dalla
presentazione delle liste fatto mancare per intero la sua componente ha di
conseguenza affossato il progetto : una ipotesi politico- amministrativa che
continua ad essere giusta. Al gruppo di sinistra compartecipante che dopotutto,
nonostante qualche insensata sbandata è rimasto il nucleo più coeso, non resta
che impedire o arginare attraverso il voto o anche ricorrendo al dissenso della
scheda bianca la vittoria del “Peggiore” ( una volta c’era il Migliore”!) consci
che Guglionesi , quella non legata alle consorterie politiche di ogni tipo e
colore ha perso , poiché ancora una volta si troverà a votare i soliti furbi e
spregiudicati duellanti. A me resta l’amarezza , a causa della mia affezionata
appartenenza di area, di dover leggere nel programma e sentire nei roboanti
comizi preelettorali , purtroppo, ancora millantare una politica che
teoricamente usa una imbellettata cultura di sinistra, ma che in realtà si
tradurrà in una politica reale di destra ( così com’è stato in passato). Che gli
uomini del buon governo candidati in questa tornata elettorale alla gestione
della cosa pubblica ce la mandino buona . Un grazie anticipato per l’ospitalità.
Arcangelo Pretore.
Guglionesi 22 Aprile 2013