20/4/2013 ● Caro Direttore
Prodi(gio) politico
Caro Direttore!
Finalmente! Era ora! A casa una parte della vecchia classe politica, da convinti
pensionati.
Obiettivamente difficile condividerne la modalità (con la missione segreta di "franchi
tiratori"!), ma in questi casi si scrive "il fine giustifica i mezzi" e
si legge "la fine giustifica i mezzi".
Un prodi(gio) politico nella settimana che anticipa la festa della
“Liberazione”, durante l’elezione del futuro Presidente della Repubblica
italiana! Il nome del prof. Prodi resterà nella storia d’Italia, al quarto
scrutinio senza risultato per l'elezione della capo dello Stato.
Mentre il “fido” Vespa si affanna, sulla televisione di Stato, a sostenere,
davanti agli abbonati del canone (tra il) più odiato dagli italiani, che in
fondo il male di tutto proviene dalla rete internet – la cattiva politica, caro Vespa, nasce molti anni
prima della rete, mentre il proselitismo giornalistico appartiene alla
perseveranza della casta più degradante della cultura italiana! – crolla il
pensiero post-comunista più vigoroso nella storia ideologica della nostra
Repubblica.
C’è il sospetto che il futuro capo dello Stato sia davvero uno straordinario
innovatore, riuscendo a segnare così profondamente la politica italiana prima
della sua elezione al Quirinale!
Praticamente un PD (oggi sinonimo di Partito Distrutto
nell’apparato dirigenziale, nonostante le imbarazzanti primarie democratiche
gestite da vari capetti di quartiere?) all'improvviso, durante uno scrutinio, svecchiato dalle lunghe e interminabili militanze (attenzione a non tentare di confondere, sulla "trasparenza" nella gestione del bene comune, ancora “nuovismo” e “vecchismo”!).
Ora tocca al PDL (ancora affossato nel Populismo Del
Leaderismo!) risolvere l’imbarazzante equivoco di una
partecipazione al processo democratico decisa da una sola persona garante di
ogni campagna elettorale. Eppure, il Dipietrismo è fenomeno già assai vecchio
(ricordiamoci l'inicpit nelle interviste "Noi dell'Italia dei...").
Per le Amministrative comunali del 2013 avremo beneficio anche nella nostra
Comunità, dalle lectiones quirinalorum di queste ore?
Sarà prodigio politico, anche a livello locale, applicando poche
obiezioni aggreganti:
- basta con i “zompa fossi”, basta con i “zompa liste”, basta con i “zompa
partito”;
- basta con i grandi “ritorni”, con i grandi “professori”, con i grandi
“cultori”, con la grande “esperienza” senza un "team" omogeneo di eterogenee
capacità effettive;
- basta con gli ideologi della lotta proletaria, della riscossa elitaria,
dell’associazionismo di convenienza, della partitocrazia più avvilente, specchio
di una resistenza di classe, svecchiata in personaggi oggi ultra cinquantenni;
- basta con gli “investitori” nella Amministrazione del debito pubblico, dei
“costruttori” di cattedrali pubbliche nel deserto privi di contenuti e
potenzialità di crescita civica;
- basta con gli ignoranti della nostra cultura;
- basta con chi ha palesi conflitti di interesse nella gestione del bene
pubblico, sia del “nuovismo” che del “vecchismo”;
- basta con le tante liste disgreganti il senso di appartenenza alla Comunità,
segnali di un protagonismo e di un personalismo oltre la maturità
rappresentativa dell'autorevolezza culturale e politica per la nostra Comunità;
- basta con le leadership selezionate da pochi in base ai "mal di pancia",
provando oggettivamente a cercare personalità dalla testimonianza condivisa per
l'unità della Comunità;
Una nuova stagione in Italia è concretamente iniziata, occorre prenderne atto
con onestà intellettuale e con una certa ragionevolezza politica.
Per l’avvenire basta poco per essere attuatori di un prodigio politico
anche nel buon paese.