5/4/2013 ● Politica
Nota su COSIB e CO.SVI.MO: lettera aperta al presidente Frattura
Il Dipartimento Lavoro del PD Molise congiuntamente al Dipartimento Ricerca e
Innovazione vuole con forza ritornare a trattare da subito il tema lavoro, cosi
come promesso è anticipato nelle iniziative avvenute durante la campagna
elettorale.
Per far ciò, oltre alle proposte scritte nel nostro programma che porteremo
all’attenzione del nuovo consiglio Regionale, vogliamo con forza aprire una
discussione che da troppo tempo si rimanda sulla questione COSIB, un consorzio
industriale quello di Termoli che da troppo tempo ormai è diventato il feudo di
pochi, che vede costi di gestione elevati sulle macerie ormai delle poche
Aziende ancora attive nel nucleo industriale termolese, tutto ciò è
inaccettabile e moralmente ingiusto!!
Il Partito Democratico, oggi primo partito in regione,
considerato che lo scorso 5 novembre 2012 la Giunta Regionale, approvava
all’unanimità la delibera n. 707 che sanciva la nascita del nuovo Consorzio per
lo sviluppo produttivo del Molise, CO.SVI.MO con sede legale a Termoli e con
sedi operative a Venafro e Bojano.
considerato che attraverso tale riforma, la Giunta Regionale ha realizzato
l’ente unico consortile, CO.SVI.MO, e conseguentemente ha sciolto gli attuali
quattro Consorzi industriali molisani.
considerato che nell’Articolo 3 comma 1 di n tale delibera si legge:” Nella
regione Molise è istituito un unico consorzio per lo sviluppo produttivo del
Molise, CO.SVI.MO, con sede legale a Termoli e con sede operative a Venafro e
Bojano”, Comma 2: ”[…] I relativi beni e i rapporti patrimoniali, attivi e
passivi sono trasferiti al Consorzio per lo sviluppo produttivo del Molise”. Ma
soprattutto che: “le procedure di liquidazione dei consorzi disciolti sono
stabilite con decreto del Presidente della Regione, il quale può nominare
commissari liquidatori che devono finire la loro attività entro centottanta
giorni dalla nomina”.
considerato che il nuovo Consorzio dello sviluppo produttivo del Molise prevede
come cita articolo 7 prevede una struttura snella ed efficiente in quanto
prevede, il Consiglio di Amministrazione, Il Presidente, il Collegio dei
revisori dei Conti ed il Comitato di indirizzo.
considerato che il Consiglio di Amministrazione sarà composto da soli 3 membri
nominati con decreto dal Presidente della Regione ;
considerato che Il comma 3 dell’articolo 8 dice: il Direttore Generale sarà
scelto tra i dirigenti di ruolo del Consorzio oppure tra esperti o
professionisti esterni a seguito di selezione pubblica.
considerato che infine la nomina più importante ovvero quella del Presidente.
Articolo 9: “il Presidente è nominato con decreto dal Presidente della regione
[previa deliberazione della Giunta regionale] tra i tre Consiglieri di
Amministrazione. La figura del Presidente del Consorzio dovrà essere dotata di
specifica esperienza gestionale ed organizzativa di imprese”.
considerato ancora che da tale riforma si prospetta sicuramente il netto taglio
all’attuale carrozzone formato da 4 Consorzi (nuclei industriali) ad uno
centrale che organizza il lavoro e vigila sulle 4 agenzie territoriali che
andrebbero ad essere solo operative e non politiche; e infine un nuovo
organigramma che prospetta sia il ridimensionamento del personale; che una
migliore scelta degli uomini . In particolare quella relativa alla scelta del
Presidente che nella nuova formula sarebbe nominato direttamente dal governatore
regionale dopo aver valutato curricula che mettano in evidenza e certifichino
“l’ esperienza gestionale ed organizzativa di imprese”.
considerato ancora che tale riforma proposta dalla Giunta Regionale nella
sezione relativa ai rimborsi e compensi attribuisce un bel taglio del -70%
rispetto alla situazione attuale
deve
prendere una posizione netta e chiara che non puo’ che essere quella che si è
proposta in campagna elettorale al Presidente Paolo Di Laura Frattura, che
prevede nella riforma dell’ente un solo consorzio Regionale con tre sedi
operative di Termoli, Venafro e Bojano.
Ma nel frattempo che questa proposta sia resa operativa e portata
all’approvazione in un prossimo consiglio Regionale, non possiamo permettere
altro sperpero di denaro, mentre le vere problematiche delle Aziende del nucleo
vengono considerate meno di zero, per questo chiediamo il commissariamento
immediato dell’ente che ad oggi ci costa duemila euro ad ogni seduta del
direttivo a volte fatte con cadenze settimanali per non parlare degli incarichi
esterni, insomma le Aziende chiudono, le imprese spariscono ma al COSIB la vita
scorre felice.
Termoli li 5 aprile 2013 Responsabile Dip Lavoro PD Alessandro Petriella
Responsabile Dip Ricerca e Innovazione Marcantonio Pasquale