27/3/2013 ● Lettera a FPW
La lettera aperta degli studenti della facoltà di Ingegneria della sede di Termoli
Termoli. Gli studenti dei Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale in
Ingegneria Edile e Civile non si fermano e sono tornati a riunirsi,
pubblicamente, per la quarta volta, ieri, 26 marzo 2013. Fanno sul serio: adesso
hanno lanciato anche una petizione on-line per sostenere la loro causa. Può
firmarla chiunque al sito https://www.derev.com/revolution/ingegneria-patrimonio-del-molise/.
La questione è seria ed incresciosa: dall’anno accademico 2013/2014 il corso di
laurea magistrale in Ingegneria Civile verrà sospeso per effetto del D.M.47 del
30/01/2013, andando a procurare forte disagio a tutti quegli studenti che hanno
investito il loro tempo e le loro energie puntando sui Corsi di Laurea in
Ingegneria proposti dall’Ateneo molisano. Da non sottovalutare la notevole
perdita, per un Molise che ha bisogno di crescere e di formare giovani
professionisti, di un patrimonio culturale di inestimabile valore.
Gli studenti, guidati dai rappresentanti e dagli allievi più “anziani”, hanno
avviato la loro serie di incontri l’11 marzo per approfondire il decreto
“condanna” cercando di prevederne gli sviluppi a lungo termine.
Il giorno successivo, 12 marzo, più di 200 studenti iscritti ai corsi di
Ingegneria sono arrivati in massa da Termoli, alcuni di questi utilizzando il
servizio di trasporto pubblico il quale, vista la numerosità della componente
studentesca, ha dovuto provvedere ad aggiungere un altro pullman.
Raggiunto il capoluogo, i ragazzi hanno partecipato attivamente alla
presentazione dei due candidati alla carica di Rettore tenutasi presso la sede
di Economia a Campobasso, chiedendo chiarimenti sulle loro intenzioni di
sostenere Ingegneria. L’intera componente, durante il dibattito, ha scelto di
restare in piedi per far sentire forte la sua presenza. E si è sentita.
Il 14 marzo, il Magnifico Rettore, dietro invito, ha partecipato ad un confronto
con gli studenti, ricercatori e docenti, scegliendo, autonomamente, di far
restare fuori dalle porte le telecamere ed i giornalisti.
Gli studenti hanno presentato al Rettore una loro proposta per una “Ingegneria
sostenibile”. In seguito hanno avanzato la domanda, posta in più ribattute al
Magnifico, riguardante il destino del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria
Civile. Di risposte, al di la di un superficiale “Ci stiamo lavorando, vi faremo
sapere” non sono arrivate ed il discorso è stato dirottato verso sterili
disquisizioni su norme e regolamenti.
Il tempo stringe e, ad oggi, ancora nessuna comunicazione giunge dall’Ateneo,
mentre gli studenti continuano a lavorare per avanzare proposte concrete, non
solo per la sopravvivenza, ma anche per il rilancio di una risorsa non
sciupabile come Ingegneria: un patrimonio culturale, scientifico, tecnologico e
di innovazione di valore inestimabile, nonché un'opportunità di crescita
socio-economica e per la messa in sicurezza di tutto il territorio regionale. La
sua estinzione determinerebbe un depauperamento complessivo della regione e il
progressivo forzoso allontanamento delle sue energie migliori: i giovani!
I ragazzi di Ingegneria non resteranno chiusi dentro le assemblee ancora per
molto. La questione sta diventando di pubblico dominio: è già in corso una
petizione on-line per salvare Ingegneria sul sito DeRev denominata “Ingegneria
Patrimonio del Molise”
(https://www.derev.com/revolution/ingegneria-patrimonio-del-molise/) e viene
richiesto a tutti, non solo studenti, di andare a firmarla per sostenere e
rilanciare verso orizzonti di eccellenza l’Ingegneria che si studia in Molise.
Gli studenti assicurano: “Non finirà qui, sentirete parlare di noi”.