23/3/2013 ● Scuola
Ancora tagli di posti nelle scuole del Molise: prossimo anno scolastico 47 docenti in meno
In questi giorni il MIUR ha comunicato la dotazione di organica di ciascuna
regione per il prossimo anno scolastico. Tale dotazione è stata ripartita per i
4 gradi di scuola e assegnata alle varie direzioni scolastiche regionali sulla
base della previsione del numero di alunni.
L'organico delle singole scuole molisane verrà determinato tenendo conto della
ripartizione che effettuerà l’Ufficio Scolastico regionale per le due province e
per i vari gradi di scuola. Bisognerà fare scuola con solo 3477 docenti; nel
2007 erano quasi 5000! In Molise si prevede per il 2013-14, un’ulteriore
sforbiciata: ci saranno 562 alunni in meno ed una riduzione di 47 posti di
docenti che si aggiungeranno agli oltre 1400 posti persi negli ultimi quattro
anni. Tale organico di scuola costringerà sia a sforamenti sul numero massimo di
alunni per classe, che all'assegnazione di meno personale (in particolare ATA),
di quanto spetterebbe.
ECCO GLI ORGANICI IN MOLISE PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO 2013/14
Organici |
Infanzia |
Primaria |
Secondaria di I° grado |
Secondaria di II° grado |
Totale |
2013/14 |
554 |
998 |
703 |
1222 |
3477 |
differenza |
-2 |
-14 |
-14 |
-17 |
-47 |
Il richiamo esplicito della C.M. sugli organici, al rispetto delle norme sulla
sicurezza nella formazione delle classi, alla legge n. 170 del 2010 sui disturbi
specifici di apprendimento con l’invito a costituire classi meno numerose in
presenza di alunni con DSA, alla non costituzione di cattedre oltre le 18 ore
contrattuali, al consolidamento dei corsi serali, alla conferma della dotazione
organica attuale per i CTP, risulta frutto di parole vuote, in quanto non ci
sarà il numero di docenti che servirebbe alle scuole per garantire un’offerta
formativa adeguata.
Con questi numeri sarà impossibile garantire agli studenti molisani una scuola
di qualità. Occorre invertire questa tendenza ed investire, finalmente, nel
sistema d’istruzione pubblico. Solo così si potranno dare risposte credibili,
capaci di affrontare la congiuntura negativa. Non si può continuare a pensare
che tagliando soldi al sistema d’istruzione pubblico, contraendo il tempo
scuola, riducendo gli organici, mettendo in discussione il diritto
costituzionale all’istruzione, si possano generare i risparmi per uscire dalla
crisi. Il Molise si sta impoverendo, ha bisogno di interventi energici per
evitare un’ulteriore marginalizzazione.