20/3/2013 ● Cultura
Immunità dell’umanità
Dei brocardi latini, “homo homini lupus” è tra i miei preferiti: l’uomo è il
principale nemico di se stesso.
Unica, la nostra razza, a minacciare da sé la propria esistenza: nemico, virus,
predatore di se stesso, sedicente animale intelligente che s’arroga una qualità
prerogativa di pochi tra i suoi esemplari.
Agli antipodi dimora la norma, un solo dubbio per la diagnosi: stupidità
congenita o irrimediabile mediocrità?
La realtà è approssimazione ad opera di animali a cui si è fatto dono della
parola.
La verità? Una mera convenzione!
La folla di stupidi/mediocri si ciba d’entrambe, incapace di coglierne il
differente sapore.
Un non-mediocre scopre il meccanismo dell’evoluzione: leoni senza denti e falchi
miopi? Scommesse non praticabili.
La selezione naturale, cinica, emana l’unica possibile sentenza: morte
prematura!
Prendendo in prestito la sapiente ingenuità del bambino, mi pongo una semplice e
per/ciò/stessa intricata questione: perché gli uomini, sedicenti sapiens al
quadrato, che non mostrano di meritare l’appellativo ch’è prerogativa della
propria razza, sono immuni al meccanismo?
La legge della natura non è forse uguale per tutti?
Che gli uomini siano animali “più uguali degli altri”?
O “vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare”?
Già, è questione di velocità di crociera da tenere non troppo alta, per quei
molti che soffrono il mal di mare.
Ma il risultato di tanta parzialità è sotto gli occhi di tutti.
Affrancati dalle leggi naturali, il seguito è conseguenza di logiche e scelte
recanti il crisma della legalità.
E d’altronde la folta progenie degli stolti avrà pur diritto a degni
rappresentanti mediocri q.b..
Ma il punto è un altro: chi è l’artefice dell’esenzione, per l’intonsa folla di
stupidi e mediocri, da una fine precoce?
Chi si premura di allevarli come maiali in batteria, con bucce, crusca,
superfici d’alimenti … al fin che dell’intero frutto o cereale non abbiano
contezza?
Il progresso umano è opera di pochi illuminati capaci di posare lo sguardo verso
orizzonti sempre più lontani, a dispetto di cotanta zavorra … che impedisce però
alla mongolfiera di librarsi ancor più in alto.
L’esercito nemico ha nel numero la propria forza, nel principio maggioritario
l’arma di distruzione di massa e la statistica quale mezzo di controllo del
gregge.
E così, in un mondo
che i pochi contribuiscono
a rendere migliore,
i rappresentanti dei molti
asfaltano nuove strade.