14/3/2013 ● Politica
Per il bene di tutti
Cari cittadini
La decisione presa dai consiglieri di minoranza di sfiduciare il Sindaco, con le
dimissioni contestuali presentate a seguito della revoca delle deleghe
all’Assessore Leonardo Villani (malamente cacciato per infedeltà al Sindaco), ha
toccato la sfera di libertà e di sensibilità istituzionale di tutti i
consiglieri dimissionari nonché dell’intera cittadinanza.
Sono sotto gli occhi di tutti le scelte illogiche e profondamente sbagliate che
hanno contraddistinto anche da ultimo l’attività dell’Amministrazione Antonacci
(marciapiede di Viale Regina Margherita e pensilina di Via Bari tra le tante);
scelte che denotano uno spreco di risorse pubbliche, a discapito di opere più
urgenti ed utili in un periodo così critico ed incerto dal punto di vista
economico e finanziario, con i cittadini guglionesani chiamati, al pari di tutti
gli italiani, ad ulteriori sacrifici per ragioni di risanamento dei conti
pubblici.
La mancanza di intelligenza politica, l’incapacità di dialogo e di confronto con
tutte le minoranze presenti in consiglio, peraltro legittimi rappresentanti
della maggioranza dell’elettorato, una gestione miope dell’attività
amministrativa che ha favorito pochi “grandi elettori” , una presenza non
incidente negli enti sovracomunali, la cecità di fronte alle nuove emergenze che
la crisi andava indicando, hanno costituito la nota dominante
dell’amministrazione uscente.
Il gesto delle dimissioni, in sé traumatico, è stato l’epilogo naturale di una
giudizio politico negativo sull’Amministrazione Antonacci, che gli stessi
cittadini di Guglionesi hanno chiaramente confermato con il voto regionale, a
dir poco deludente per un candidato Sindaco alla fine del proprio mandato.
Con tale voto i nostri concittadini, non convinti dalle belle enunciazioni
propagandate dal primo cittadino durante e dopo la campagna elettorale, ci hanno
chiaramente indicati la strada da percorrere, cioè quella della sfiducia
dell’intera giunta, al fine di evitare ulteriori danni irreparabili alla
comunità, con un risparmio sui costi della politica di circa 21.000,00 euro.
Evidentemente il bene comune sbandierato dall’ex amministrazione in tutte le
occasioni non è stato riconosciuto come tale dall’unico giudice: il popolo
elettore.
Da oggi vogliamo aprire un periodo nuovo, un percorso di edificazione di una
credibile alternativa amministrativa che sappia riconoscere quanto di positivo
esiste nel tessuto della nostra cittadina, definendo con trasparenza le
politiche, le regole ed i criteri per costruire “il bene di tutti”.
Gli ex Consiglieri di minoranza