13/3/2013 ● Scuola
Partono le diffide per il recupero della quota di TFR che decurta le retribuzioni
La FLC CGIL ha deciso di avviare una vertenza nazionale a tutela dei
lavoratori pubblici di scuola, università, ricerca e conservatorio in regime di
Trattamento di Fine Rapporto (TFR) che subiscono una illegittima trattenuta del
2,50% (ex Inpdap) dello stipendio senza avere gli stessi vantaggi sulla
liquidazione previsti per chi è in regime di Trattamento di Fine Servizio (TFS).
Si tratta di un’indebita decurtazione sullo stipendio che, allo stato attuale,
colpisce solo i lavoratori pubblici assunti dopo il 31.12.2000 in regime di TFR
(sia a tempo indeterminato che determinato) e coloro che pur assunti in
precedenza hanno optato per il TFR, avendo aderito alla previdenza complementare
(i lavoratori del settore privato in TFR non subiscono la medesima trattenuta).
L’azione si sostanzia in due fasi:
La prima fase. Invio di una lettera che interrompe i termini di prescrizione. I
lavoratori interessati dovranno inviare all’Amministrazione di riferimento una
diffida a mezzo di raccomandata a/r predisposta dal nostro Ufficio Legale
nazionale finalizzata a chiedere l’interruzione della trattenuta e la
restituzione di quanto già indebitamente versato. Questo atto interrompe i
termini di prescrizione e consente di richiedere gli arretrati illegittimamente
trattenuti nei 5 anni precedenti.
La seconda fase. Presentazione dei ricorsi davanti al giudice del lavoro qualora
l’Amministrazione non dovesse rispondere positivamente alla diffida inviata o
nel frattempo non dovesse aprirsi alcuno spiraglio sul piano politico-sindacale.
A questo proposito è bene sapere che, contrariamente a quanto sostengono alcune
associazioni, non ci sono scadenze per la presentazione dei ricorsi se non il
termine dei 5 anni che scatta da quando l’interessato invia la diffida. Coloro
che decidono di non inviare la diffida possono presentare ricorso in qualsiasi
momento.
Oltre che sul piano vertenziale, è nostra intenzione promuovere iniziative anche
sul piano politico-sindacale per ottenere la cancellazione della ritenuta in
questione. L’attuale contesto politico e le continue aggressioni del governo nei
confronti dei dipendenti pubblici (annuncio ulteriore blocco dei contratti e
scatti di anzianità, mancato pagamento indennità vacanza contrattuale) inducono
la FLC CGIL a usare tutti gli strumenti per ripristinare gli elementari principi
di equità retributiva.
Pertanto, la FLC CGIL Molise è a disposizione dei lavoratori per offrire gli
adeguati strumenti di tutela legale in attesa di auspicabili soluzioni
politiche. Gli interessati possono rivolgersi presso le nostre sedi.