BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


11/3/2013 ● Cultura

Conformismo e indignazione


  Mario Vaccaro ● 1494


Nel varcare la soglia di casa – in uscita – l’uscio si spalanca su un cielo plumbeo, un pregio e un invito per il mio animo di quel momento, che non mostra inclinazione alcuna ad esclamare “che bella giornata” al caldo abbraccio d’un cielo assolato, che non s’abbinerebbe com’invece quello di quel giorno, chiaramente “uno di quei giorni …”.
E così da camaleonte il mio animo s’immerge per far pendant con quell’atmosfera evocante pensieri di ugual colore, sovrastati dalle stesse nubi che sul mio capo incombono, quale minaccia sempre presente sul mio intelletto che non è uso alzar la testa di frequente, forse per evitare d’adontarsene.
In quest’osmosi tra cielo ed anima non posso esimermi dal vagliare uno di quei quesiti esistenziali, usualmente retorici per l’apprendere già in partenza d’una risposta che non s’avrà, interrogativo pescato tra i tanti nel cilindro e che la sorte ha voluto quel giorno particolarmente ossessivo: “Che cosa si pretende da me, in aggiunta al pedaggio che già Natura e Fato sin dalla nascita m’impongono? Chi sono costoro che come satelliti orbitano sulla mia persona per esigere ch’io faccia chissà cosa nel preciso adempimento dei loro voleri?”. Quale e quant’arroganza d’un simile verso un proprio simile, che proprio in virtù di chissà quali sofisticate macchinazioni crede che tali artifici possano legittimarlo ben più che simile … superiore!
Mai v’è stato a memoria d’uomo tentativo di progetto di vita in comune e società in cui un gruppo di persone a numero chiuso non abbia avocato a sé un potere superiore fondato … su che cosa? Ricevuto da chi … intendendosi con “chi” entità materiale o, ma sì, anche spirituale che sia di conclamata esistenza? Perché sopportare il giogo montato ad arte da un mio simile … come vacca al traino d’una vacca?
Questo richiamo alla conformità come un virus nell’aria si propaga, dagli eletti agli esclusi, generando un clima, un’atmosfera, che ben presto si trasforma in minaccia di tempesta su chi adeguarsi non vorrebbe.
Dal fantasioso e simbolico differente colore del sangue a quello visibile della pelle e a tutte le altre diversità che la fantasia di menti perverse ha sempre teso ad evidenziare, sempre e comunque pretesti che una ragione vera non hanno, ché se l’avessero i sottoposti se ne farebbero una ragione e voi stessi eletti non avvertireste l’urgenza di difendervi o nascondervi da noi che, se di ragione vera davvero si trattasse – ché di ragioni noi veramente ne “abbiamo di bisogno” – tranquilli e sommessi come sempre … ripetiamo, garantito! … ce ne faremmo una ragione.
Altrimenti, se così non fosse – e sul “non fosse” la mano sul fuoco metterei – va|ffa|ncu|lo, quale invito, anzi minaccia che incomba sulle vostre teste, a far da contraltare a quelle che voi stessi v’adoperate per sollevare sulle nostre, di teste … perché verrà un giorno, ca**o se verrà … che, lo so, son millenni che s’attende eppur verrà … che sia Cristo o l’uomo a consacrarlo ma verrà, quel giorno che sarà riconosciuto quale più sacro del calendario, la celebrazione d’una festa che i fortunati posteri potranno dedicare a quei miliardi d’esistenze che sino al compimento hanno serbato in cuor loro la speranza e l’augurio che non fosse solo utopia: la festa dell’Umanità, d’un Umanesimo già tardamente professato e, finalmente, compiuto … e per l’Umanità, hip hip hurrà!

mario vaccaro

P.S.:
Il loro desiderio di ricchezza è così … banditesco, aristocratico, simile al mio; ognuno pensa a sé, a vincere l’angosciosa scommessa, a dirsi “è fatta”, con un ghigno da re” – PPP
Che cos’è il patriottismo se non la vostra convinzione che un paese è superiore agli altri per il semplice fatto che ci siete nati voi?” – G B Shaw

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