BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


9/3/2013 ● Cultura

Vaticano, il cardinale Ravasi a favore della rottamazione anche nella Chiesa


  Gianfranco Ravasi ● 1239


Largo ai giovani nella Chiesa. Il cardinale Gianfranco Ravasi, ministro della Cultura del Papa, chiede una riflessione generale sul tema del ricambio generazionale anche se sta attento a non pronunciare mai la parola «rottamazione». Tra i primi cristiani non c’erano forse tante persone giovanissime, come per esempio Timoteo?

Il biblista rammenta una celebre frase che San Paolo rivolgeva spesso al suo discepolo Timoteo, divenuto poi vescovo di Efeso e martire: «Nessuno disprezzi la tua giovane età ma sii tu di esempio agli altri. Applicati dunque alla lettura, all'esortazione, all'insegnamento». Parole che sembrano essere valide anche oggi. «Sottolineano infatti l'esigenza di dare più attenzione ai giovani persino nella Chiesa, dove dovrebbero poter accedere a incarichi di responsabilità».

Non che in curia non vi siano giovani, esistono diversi sotto segretari quarant’enni, così come nell’episcopato esistono vescovi con meno di cinquant’anni, tuttavia restano mosche bianche e la media di chi detiene le leve del comando contempla persone decisamente in là con gli anni, spesso cristallizzate in ruoli chiave, quasi inamovibili. Il tema della rottamazione, ovviamente, è complesso e vasto e la tendenza riguarda la società intera. Per Ravasi è chiaro che «dovrebbe affiorare un esame di coscienza nei genitori, nei maestri, nei preti, nella classe dirigente».

Se i giovani vengono tagliati fuori e tenuti ai margini, spesso si impedisce un sano ricambio generazionale. «Noi - ha denunciato il cardinale Ravasi - li abbiamo esclusi con la nostra corruzione e incoerenza, col precariato, la disoccupazione, la marginalità». Nella Chiesa ha aggiunto il capo dicastero «la questione giovanile diventa più accesa a causa, tra l'altro, dell'evidente difficoltà nella trasmissione della fede». Un tema scottante che il Pontificio Consiglio della Cultura ha deciso di affrontare nei lavori della prossima Assemblea Plenaria, in programma dal 6 al 9 febbraio prossimo in Vaticano, dove una serie di esperti sono stati chiamati a far luce sulle trasformazioni della cultura e della società, sui problemi della famiglia, sui conflitti intergenerazionali e più in generale a come la generazione giovanile di oggi vive ed entra in rapporto con tali cambiamenti sociali».

Per l'occasione il presidente del Pontificio Consiglio della Cultura ha aperto un dialogo con il mondo dei giovani tramite Twitter e l'hashtag #Reply2Ravasi (gestito in collaborazione con padre Enzo Fortunato, portavoce del Sacro Convento di Assisi) dove è possibile inviare le proprie domande e osservazioni sulle culture giovanili emergenti. «Le nuove generazioni e le culture giovanili emergenti sono una preziosa opportunità ed un'esigenza per gli adulti e per le comunità cristiane».

La questione giovanile esiste anche nella Chiesa. Anzi, «diventa più accesa a causa, tra l'altro, dell'evidente difficoltà nella trasmissione della fede». Un bel problema, non c’è che dire. Altro che rottamazione.

[Fonte: ilmessaggero.it]

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