29/10/2007 ● Politica
CdL: "Sussidiarietà e sviluppo locale" nel Basso Molise
"CONSIDERAZIONI SUL SEMINARIO “SUSSIDIARIETA’ E SVILUPPO LOCALE – UNA NUOVA PROSPETTIVA PER IL BASSO MOLISE” -Il 25 ottobre si è svolto, presso la sala conferenze del Cosib, il seminario dal titolo “Sussidiarietà e sviluppo locale, una nuova prospettiva per il Basso Molise”, promosso dall’Unione dei Comuni del Basso Biferno, dal Cosib, dalla Regione, dal Gal-Innova Plus e dalla Provincia. Dato il silenzio che, a tutt’oggi, permane sui media in relazione a tale evento, riteniamo opportuno intervenire con le seguenti considerazioni, perché si possa aprire un proficuo dibattito sull’importante tema trattato. Tranne l’interessante relazione del professore Maccarini e qualche accenno di alcuni intervenuti alla discussione, è mancata soprattutto la chiarezza sul principio di sussidiarietà: qualcuno pensa ancora che si tratti solo di decentramento di funzioni e che, pertanto, ci si deve affrettare ad attuare quanto previsto dal Titolo V° della Costituzione; altri danno per scontato che lo sviluppo del territorio possa avvenire sostituendosi, come Amministrazioni pubbliche, agli individui, alle associazioni o alle imprese. Condividiamo pienamente l’analisi del professore: lo sviluppo del territorio si potrà avere solo grazie all’imprenditoria, (economica, sociale e culturale), soprattutto delle Piccole Medie Imprese; le Amministrazioni pubbliche non possono fare altro che evitare di frapporre ostacoli e devono fornire aiuto solo in due settori in cui, normalmente, la PMI è carente (finanza e internazionalizzazione). Le Amministrazioni, pertanto, non devono sostituirsi all’imprenditoria specialmente quando si rischia di creare monopolio a scapito del costo e della qualità. Alla luce di tutto questo, allora, non possiamo non preoccuparci di alcune intenzioni espresse dal Presidente – Sindaco Bellocchio e riportate nella scheda distribuita. In particolare riteniamo in contraddizione proprio con la sussidiarietà: • il voler creare, da parte di alcune Istituzioni coinvolte (UCBB, COSIB e Gal), un Consorzio di cui già si conosce la sigla, “CoProS”, per la programmazione (funzione opportuna), progettazione, gestione e controllo dei servizi sociali per le persone e il territorio; • il voler affidare al Cosib la gestione di servizi strategici tra cui il ciclo idrico integrato e dei rifiuti; • il voler affidare la gestione del verde pubblico ad un fantomatico “Centro servizi consortili”; • il voler affidare al Gal – Innova plus la “realizzazione di piani e progetti integrati di sviluppo locale sostenibile”. Volutamente abbiamo evidenziato e sottolineato i rischi che la gestione diretta potrebbe comportare, se non ci si confrontasse con il mercato, per gli operatori, i professionisti, gli imprenditori già per fortuna presenti nel territorio e che sono i veri soggetti della tanto declamata sussidiarietà, in particolare quella orizzontale della quale ha parlato unicamente il professore Maccarini e che è il vero volano dello sviluppo locale. A questo punto è bene ritenere, come giustamente nelle conclusioni del Presidente del Cosib Del Torto si è detto, la proposta come una provocazione iniziale ed un’indicazione di metodo. Tanto più che l’iniziativa, partita dagli otto Comuni dell’Unione e dal Cosib, dev’essere intesa come istituzionale e, pertanto, inclusiva anche del Comune di Termoli. Non può e non deve passare come un’iniziativa trasversale o di inciucio tra persone che, magari, credono di poter creare, per questa via, un percorso agevolato di proprie carriere politiche e non solo. Poiché questo è il rischio che molti temono, senza volere demonizzare l’iniziativa, occorre alzare il livello di guardia anche per evitare che vengano influenzati gli esiti elettorali, a partire dalle elezioni comunali della primavera prossima. I Partiti della Casa delle Libertà di Guglionesi"