27/10/2007 ● Caro Direttore
Amministrative 2008 | La “novità”: ancora riesumazione delle candidature?
“Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po' e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò. Da quando sei partito c'è una grossa novità, l'anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va.” Ormai prossime le Amministrative comunali di Guglionesi (primavera 2008), iniziano gli approcci dialettici per la formazione delle liste, ovviamente civiche (per via delle iscrizioni, vere e presunte, dei candidabili ai partiti politici). In corsa forse due liste civiche, ma la sorpresa di altre liste è dietro l’angolo, ed è più di una ipotesi ventilata. “Top-secret” sui possibili candidati alla carica di futuro primo cittadino di Guglionesi, il Sindaco che dovrà prendere l’eredità di Cloridano Bellocchio, al timone della barca amministrativa per due mandati quinquennali e consecutivi (ma con una precedente esperienza negli anni Novanta), dunque oltre dieci anni di primato cittadino. La “squadra Bellocchio”, per intenderci il nucleo operativo, avverte il rischio “scelta delle candidature”, costretta ormai ad un sodalizio politico con gli alleati moderati (non più un semplice accordo di convivenza per la tenuta politica del governo cittadino), vincolo imposto dalla costituzione del Partito Democratico. Che in questo senso, forse, avrebbe poco di “novità”, se non subentrasse davvero un rinnovamento trasversale, di idee, di risorse e quindi anche di possibili figure candidabili. Altrimenti, la routine dei dieci anni di Amministrazione pubblica e la prospettiva di un ulteriore mandato per cinque anni, senza il “faro Bellocchio”, e con i “soliti candidabili” potrebbero orientare la scelta dell’elettorato disponibile, in questi casi, ad un’alternanza di “novità”, nelle scelte politiche e nelle “facce nuove”. E appunto la questione “facce nuove” diventa l’argomento da affrontare, soprattutto da chi vuole assolvere efficacemente al ruolo di “novità”, in alternativa o in continuità con la recente azione amministrativa. L’argomentazione coinvolge qualsiasi schieramento dal quale si venga a costituire il nucleo della futura Amministrazione di Guglionesi. Soprattutto nei piccoli paesi la scelta delle “facce nuove” esiste, e troppo spesso resta senza adempienze nelle liste civiche. Scorrendo le liste dei candidati degli ultimi trent’anni a Guglionesi si evidenzia la presenza ciclica del 70-80% degli stessi candidati (le solite “facce” e i soliti “candidabili”), magari con salti di lista, con salti di ri-candidatura, con salti di periodica presenza, con uso ed abuso di “trasformismo”, con salti di coerenza ideologica, con salti di identità politiche, con salti di amicizie e di compagnie. Non è discutibile la legittimità di una scelta autonoma e personale a candidarsi (solo alla figura del Sindaco è prescritto il limite nell’incarico amministrativo), né sono criticabili la militanza politica, l’impegno e la passione verso il “fare politica” che chiunque liberamente può esprimere, con la propria candidatura, come atto di solidarietà verso la comunità e la società civile. La riflessione è su un altro campo, sul futuro del paese, sulla partecipazione dei guglionesani alle scelte amministrative, non solo a quelle municipali. La tendenza alla “riesumazione” delle candidature alle elezioni comunali ha soffocato, soffoca e soffocherà la crescita e il coinvolgimento politico-culturale dei giovani e delle donne, le “idee nuove” del “fare”, che sia il “fare politica” o altro impegno sociale o culturale. A Guglionesi, negli ultimi trent’anni e all’interno delle liste, le “quote rosa” registrano percentuali bassissime. Per non citare i giovani, quelli sotto i trent’anni: praticamente nella condizione di esuli. Ed è solo una delle questioni della “riesumazione” delle candidature. Eppure, forse, è “la questione” sul tavolo della politica locale, per arrivare ad individuare la costruzione, un po’ sperimentale e un po’ irreale, della futura Amministrazione comunale per Guglionesi, affinché non resti circoscritta alla Casa comunale, come è successo spesso nella storia politica locale, lottizzata e feudalizzata dall’esterno: troppe volte Guglionesi è l’isola dei “conquistadores” dei voti. Ormai è passato un anno, parliamone: nell’ultima tornata delle Regionali 2006 la Giunta municipale di Guglionesi ha generato tre candidature locali in modo diretto ed una indiretta (cioè appartenente all’area politica di alcuni esponenti della Sinistra estrema della stessa Giunta). E senza che la controversia “quante candidature?”, tutta interna alla Giunta e incomprensibile all’elettore locale, abbia generato una seria crisi politica nel governo della Città. Aggiungendo altri candidati locali nell’area politica contrapposta, il risultato elettorale delle Regionali 2006 è divenuto irragionevole ed imbarazzante per le sorti del paese e degli stessi candidati. Forse, nel criterio della “riesumazione”, come dimostra la recente cronaca politica, è difficile trovare la strada per il superamento della gravissima situazione che vede i “candidabili” di Guglionesi messi, abilmente e sistematicamente, fuorigioco dalle Amministrative provinciali e regionali. Nella “riesumazione” c’e stato, c’è e ci sarà l’interesse a sostenere l’equilibrio geo-politico di qualche partito, di qualche movimento, di qualche gruppo di amici o di qualche “conquistadores” quantunque sia a discapito, spesso consapevolmente, del futuro di Guglionesi. A volte per semplice rancore o per pura ambizione, altre volte per “questioni poco guglionesane” o per mancanza di dialogo civico. Alle donne e ai giovani di Guglionesi, alle loro “idee” e “facce” nuove e, dunque, al futuro della Città scriviamo: “L'anno che sta arrivando tra un anno passerà, io mi sto preparando è questa la novità.” [Cit. “L’anno che verrà”, Lucio Dalla]