22/2/2013 ● Scuola
In busta paga la restituzione dei contributi sospesi
Nel cedolino dello stipendio di febbraio 2013, per il personale della scuola,
è stata disposta l’applicazione della sentenza in merito alla restituzione dei
contributi sospesi per il sisma del 2002. Si è data esecuzione, in questo modo,
alla sentenza n. 731/12 del Tribunale di Campobasso, il quale, in accoglimento
del ricorso proposto dalla FLC CGIL Molise, per conto di oltre 200 iscritti, ha
disposto che la restituzione dei contributi sospesi a seguito del sisma deve
avvenire secondo le modalità (numero di rate ed importi) di cui all'Ordinanza
del Presidente del Consiglio n. 3253/2002.
Ricordiamo i fatti: una circolare dell’INPDAP nel 2011 aveva stabilito che la
restituzione dei contributi sospesi nella provincia di Campobasso per il
terremoto del 2002, doveva realizzarsi a tappe forzate entro il 2015 e non più
con la rateizzazione più lunga disciplinata dalla normativa precedente. Ciò ha
determinato una decurtazione in busta paga di 130 - 200 euro mensili per ogni
lavoratore del pubblico impiego, a seconda della propria posizione stipendiale.
Si è trattato di un atto arbitrario ed illegittimo. Nessuno aveva chiesto la
sospensione dei contributi, decisa d’imperio; sono state approvate le norme per
la restituzione, si è deciso poi di non rispettarle. Una vicenda davvero
singolare che ha determinato problemi rilevanti in tante famiglie le quali,
consapevoli di una modalità di restituzione, si erano attivate in un certo modo
per l’utilizzazione del proprio stipendio; successivamente, un funzionario
dell’INPDAP, ha deciso che bisognava fare in maniera diversa!
Un pasticcio che ha visto la FLC CGIL Molise in prima linea per cercare, nei
confronti dell’Amministrazione, delle soluzioni che evitassero il contenzioso.
Di fronte al rifiuto si sono prodotti i ricorsi che sono stati vinti. Pertanto i
dipendenti della scuola ricorrenti, a partire da febbraio ’13, hanno visto
ripristinato nel proprio cedolino il precedente sistema di restituzione. Si è
posto fine, finalmente, ad una vicenda che aveva del paradossale ma che,
purtroppo, la dice lunga sulle modalità di utilizzazione delle risorse del
sisma.
Per evitare che l’Amministrazione scolastica venga sommersa da tanti ricorsi,
con aggravi di spese e di costi a carico della collettività, reiteriamo la
richiesta di applicare a tutti le modalità di restituzione previste
dall’Ordinanza del 2002.
Ricordiamo che, grazie ad un’intesa con le RSU e le OO.SS, l’Università del
Molise ha predisposto un atto di transazione in cui, ripristinando
sostanzialmente le vecchie trattenute, si è scongiurato un inasprimento del
contenzioso. I lavoratori della scuola non devono essere penalizzati. Si segua
quell’esempio!