18/10/2007 ● Cronaca
“Caos segnaletica”: soppresso lo Stop su via Napoleone III
Ennesima variante nel piano del traffico per la cittadina di Guglionesi. Qualche giorno fa è stato soppresso anche lo "Stop" introdotto quest'estate sulla via Napoleone III, all'altezza della gradinata antistante il sagrato della chiesa del Rosario e in corrispondenza dell'incrocio tra via Roma (centro storico) e via Milano (accesso ai giardini pubblici di Castellara). Lo "Stop" era stato introdotto in concomitanza del ripristino del doppio senso di marcia sul tratto di via Napoleone (fino a qualche anno fa toponomasticamente via Serafino da Vicenza, eroe contro gli attacchi dei turchi a Guglionesi nel XVI secolo), strada che si innesta con l'incrocio dal borgo antico, mentre l’unico senso di marcia sullo stesso tratto stradale era stato deciso non più di un anno fa. La segnaletica di arresto non era stata tracciata sulla pavimentazione stradale e rimaneva poco visibile come indicazione a palina (per un lungo periodo la sua visibilità era eclissata dai rami di un albero di tiglio, quindi spesso ignorata), essendo preesistente nella stessa pertinenza un passaggio pedonale. Installata e rimossa in pochi giorni (Luglio) tutta la segnaletica sulle vie Vittorio Emanuele e XX Settembre. Altre indicazioni segnaletiche, di recente introduzione, sono state soppresse (cfr. il divieto di sosta programmato sul corso Conte di Torino). Per i giorni festivi, nonostante l’introduzione ex-novo di una segnaletica ad hoc per la regolazione del traffico, nella strada mediana del centro storico (corso Conte di Torino) continuano gli usi stradali delle transenne mobili, con tabelle orarie, per la "parziale" chiusura del traffico. Inoltre la strada di collegamento tra via Napoleone III e la via Portanova (in corrispondenza della villa Acciaro) è stata preclusa totalmente al traffico, dopo essere stata scelta come unico accesso al viale Regina Margherita (con possibilità di svolta su via Portanova) per il traffico proveniente dalle vie Galterio (centro storico), Vittorio Emanuele e Napoleone III.