7/2/2013 ● Politica
Elezioni in Molise, è ora di voltare pagina
Il Molise torna al voto dopo un lungo periodo di governo del centro-destra
che ne ha fortemente indebolito gli assetti culturali, sociali ed economici.
Significativa la presa di posizione di Ernesto Galli della Loggia (Corriere
della Sera, 11 Novembre 2012) sul <<caso Molise>>, ossia <<L’affare
immorale delle pale eoliche>>. Per chi va nella piccola regione, partendo da
Roma, può osservare una ragnatela di piloni giganteschi ed eliche che si
estendono dai profili delle alture e fino al mare.
Al riguardo, ecco la descrizione del professor Galli della Loggia: <<Un
pervasivo insediamento cementizio, tanto più irresistibile in quanto promosso
dai potenti interessi economici delle società elettriche, le quali hanno tutti i
mezzi (e la spregiudicatezza) per “convincere” il ceto di governo locale: non
solo perlopiù di fragile livello culturale e di altrettanto fragile tenuta
morale, ma in genere avidissimo di benefici d’ogni tipo>>.
La conclusione a cui è inevitabile arrivare dopo attenta riflessione di quanto
precede è che per scomodarsi un tale personaggio a stigmatizzare le gravi
lesioni provocate all’ambiente naturale del Molise, vuol dire che l’eco dello
scandalo dev ’essere arrivato fino a Milano. “A chi ha conosciuto quei luoghi
come natura li ha fatti – scrive Federico Orlando - e come per millenni
gli uomini li hanno conservati prima della calata dei lupi industriali… non
sembra eccessiva la definizione che Galli della Loggia dà della regione: <<
Piccolissima (neppure 4500 chilometri quadrati) e di eccezionale bellezza>>”.
In prossimità del voto, dunque, occorre analizzare bene liste e candidati per
individuare coloro che possono contribuire ad archiviare un sistema di potere
che dura ormai da troppo tempo e che ha consentito la devastazione di colline e
alture con l’installazione selvaggia di torri eoliche in ogni dove.
Per parte mia auguro alla coalizione di centrosinistra facente capo a Paolo Di
Laura Frattura (un’alleanza fra ragionevoli, non invasa dai populismi) di
riuscire a vincere queste elezioni, con una segnalazione particolare per il
candidato-consigliere ing. Pasquale Marcantonio. Conoscendolo personalmente,
ritengo abbia la capacità di contribuire alla gestione responsabile del
territorio. “Penso anche che la mia candidatura – sottolinea l’ing.
Marcantonio nel presentare la sua lettera d’intenti – possa rappresentare
concretamente l’occasione che Guglionesi e il basso Molise aspettava da tempo di
avere un suo rappresentante in Consiglio Regionale”.
Per Guglionesi e il suo territorio di riferimento si dovrà puntare, a mio
avviso, sullo sviluppo delle proprie specificità: dal patrimonio storico e
culturale alla tutela del paesaggio e delle risorse naturali, dalla ricerca e
formazione all’innovazione del sistema produttivo (a tal proposito sarebbe
auspicabile l’istituzione in loco di un Istituto di alta specializzazione
collegato all’economia verde), dall’adeguamento infrastrutturale alla qualità
della cooperazione intercomunale.
La qualità dei luoghi – a parere dell’economista Stiglitz – se non sempre si
traduce immediatamente in ricchezza, rimane però un fattore attrattivo, che
produce stabilità e coesione, e quindi apre le porte al futuro.
La comunità rispetti il contesto naturale che ha ereditato dal passato e che
vuole consegnare alle generazioni future. Mi preme aggiungere soltanto alcune
considerazioni sul vasto settore dell’economia verde che vede un profondo
ripensamento del vecchio modo di lavorare e di progettare nonché la nascita di
nuove figure professionali. C’è oggi la necessità di formazione permanente di
professioni ‘green’, che rispondano alle specificità di sviluppo locale. Le
figure professionali più richieste nel campo dell’agricoltura saranno quindi:
l’agricoltore biologico, l’addetto alla certificazione dei prodotti biologici,
ma anche l’agricoltore convenzionale, l’agronomo, il perito agrario, l’ispettore
per le verifiche delle misure agroalimentari, l’operatore turistico ambientale
(agriturismo), esperti in paesaggio e pianificazione ambientale, igienisti
dell’ambiente e del territorio. I settori sono tanti, gli sbocchi professionali
permettono di rispondere all’attuale crisi economica e contribuire al rilancio
del sistema produttivo ed occupazionale. Insomma, “un progetto cultura” che
riscopra anche le culture ‘materiali’ (agricoltura, artigianato, restauro,
ricomposizione del territorio).