5/10/2012 ● Scuola
Tar Molise sdoppia classe 32 alunni, accolte ragioni della FLC CGIL
Prosegue la lotta della FLC Cgil Molise in difesa del diritto all’istruzione
pubblica e di qualità. Da anni denunciamo lo stato in cui versano le scuole
nella nostra regione: riduzioni devastanti di organici e di risorse, tempo
scuola insufficiente, strutture non a norma, classi pollaio, pluriclassi
attivate senza i presupposti di legge, tagli alle ore di sostegno per i
diversamente abili.
Alla denuncia è seguita l’azione politica e sindacale. Di fronte alla pervicacia
ostinazione dell’Amministrazione scolastica, abbiamo attivato azioni legali per
vedere riconosciuti, dall’autorità giudiziaria, i diritti negati. Per questo
abbiamo messo a disposizione delle famiglie la nostra struttura legale, consci
della necessità di dar voce a quanti altrimenti avrebbero difficoltà a farsi
tutelare. Lo abbiamo fatto per le richieste di ore aggiuntive di sostegno ai
disabili, lo abbiamo fatto per rivendicare lo sdoppiamento delle classi
costituite al di sopra dei numeri previsti dalle norme che regolano la materia.
E, ancora una volta, i giudici ci hanno dato ragione, accogliendo il ricorso dei
genitori degli alunni di una scuola media di Montaquila, patrocinati, per la FLC
Cgil, dall’avv. Mario Mariano.
Con Decreto del presidente del TAR Molise, infatti, è stato disposto lo
sdoppiamento di una classe seconda media composta da ben 32 alunni. Nel Decreto,
il Presidente del TAR Molise ha riconosciuto la fondatezza della pretesa
azionata e la sussistenza dei presupposti di estrema gravità e di urgenza ai
fini dell’adozione del provvedimento cautelare.
In tal modo vengono smentite le tesi dell’Amministrazione scolastica, dettate
più da logiche burocratiche ed aritmetiche, che da politiche sugli organici
funzionali alla qualità dell’offerta formativa e all’integrazione.
Amministrazione scolastica che, trincerandosi dietro il burocratese, non
interviene sulle irregolarità segnalate (risorse della scuola gestite come se
fossero personali), non cerca di adottare provvedimenti chiarificatori (ore di
sostegno attribuite alla scuola e non al singolo disabile) e poi, soccombe
davanti al giudice.
Appare chiaro, però, che quella giudiziaria non può essere l’unica via per
vedersi riconosciuto il diritto all’istruzione. Continueremo a sostenere le
nostre ragioni con le mobilitazioni, a partire dallo sciopero generale della
scuola, proclamato per il 12/10/2012.