1/10/2012 ● Eventi
Chiesa e turismo. Bellezza e sostenibilità
Riflettere sulle prospettive che il turismo sostenibile può offrire quale
contrasto alla crisi del sistema economico europeo: è questo il leit motiv della
33ª Giornata del turismo dal tema “Turismo e sostenibilità energetica” che,
celebrata il 29 e 30 settembre a Campobasso, è stata occasione, come affermato
da mons. Mario Lusek, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale del
turismo, tempo libero e sport, per “proporre e conoscere le nuove linee che il
turismo vorrà seguire”.
Turismo “uguale per tutti”.A tener banco è soprattutto il turismo sostenibile
che “necessita prioritariamente di una regolamentazione – ha asserito Flavia
Maria Coccia, coordinatrice della Struttura di missione per il rilancio
dell’immagine dell’Italia, intervenuta in rappresentanza del Governo – tale da
assicurare una linea chiara e comune per avviare una macchina pienamente
funzionante”. “In Italia – ha continuato Coccia – non esiste decreto legislativo
sul turismo e non è accettabile che da Bolzano a Cosenza cambino i criteri e i
servizi anche in strutture di pari categoria. Oggi siamo chiamati a intervenire
non per competere con le altre Nazioni sulla bellezza, ma sull’offerta e sui
prodotti che offriamo, perché la qualità sarà quanto dovrà contraddistinguere
l’offerta italiana”. “Il turismo – ha aggiunto Norberto Tonini, presidente
dell’Organizzazione mondiale del turismo sociale – è un diritto dell’uomo e deve
essere vissuto come tale; per questo è necessario passare dallo sviluppo del
turismo al turismo dello sviluppo, che dovrà seguire linee comuni e tener conto
del rapporto tra visitatori e visitati”. Per Maurizio Baiocchi, dottore di
ricerca presso la Iulm di Milano, “un turismo sostenibile e responsabile, legato
alla formula della sostenibilità, merita una maggiore formazione soprattutto per
le realtà laiche che operano in questo settore. Oggi, purtroppo, l’Italia è
chiamata a una maggiore valorizzazione delle competenze che possa dare
opportunità a coloro che completano le proposte didattiche universitarie a oggi
istituite. Purtroppo si fa ancora fatica a radicare l’idea di persone laureate e
con competenze nell’ambito turistico, capaci di trasformare le idee e competenze
in prodotti turistici”.
L’intreccio delle parti. L’idea comune è un turismo orientato alla solidarietà,
alla sostenibilità e alla pace perché, “se da un lato è evidente che esistono
problemi di strutture, economici e ambientali”, ha affermato mons. Giancarlo
Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano e presidente della commissione Cei
che si occupa anche di questo settore, “è anche vero che la bellezza del
territorio è fondamentale. Dobbiamo, per questo, impegnarci nella creazione di
reti e collaborazioni tali da individuare le potenzialità e trasformarle in
risorse”. “Pochi bambini, scuola chiusa e campagne abbandonate” è il caso
raccontato da mons. Bregantini del comune di Castel del Giudice (Cb), che ha
convertito le criticità in risorse “trasformando con la formula dell’azionariato
popolare le stalle in alberghi diffusi, le scuole in centri di accoglienza per
anziani e i campi abbandonanti in piantagioni di mele biologiche vendute in
Italia ed Europa con risultati lodevoli per lo sviluppo del Comune”. L’esempio
offerto è segno che la Chiesa “ha a cuore l’uomo, la persona e il suo
benessere”, come sostiene mons. Lusek, per il quale “siamo chiamati a dare nuovo
valore ai luoghi che si visitano e, nonostante la crisi, cogliere l’opportunità
offerta dalla conoscenza e dal dialogo per intrecciare i rapporti e, nelle
diverse finalità, fare di bellezza, fede e natura un connubio per la promozione
del territorio”.
Progetti per partire.In linea con il tema della Giornata sono stati presentati
alcuni progetti internazionali quali Alterenergy (che tende a radicare
l’utilizzo delle risorse alternative nei territori aderenti) e Adristorical land
(che definisce linee guida per lo sviluppo di prodotti turistici in date aree
per un turismo non “religioso ma spirituale”) attivi nell’ambito
dell’Euroregione adriatica, di cui il Molise detiene la presidenza, hanno voluto
rendere note le linee di lavoro alla presenza di alcune delegazioni bosniache e
albanesi. PerMassimo Pillarella, responsabile dei Fondi europei per lo sviluppo
regionale del Molise, “orientati a Europa 2020 siamo chiamati a una crescita
intelligente, sostenibile e inclusiva. Alterenergy, progetto legato all’area
adriatica e teso allo sviluppo delle energie alternative, prende in
considerazione appieno la tutela dell’ambiente e il turismo stesso. Per questo
dobbiamo investire nelle competenze per avviare sinergie tra sviluppo
sostenibile e turismo, radicando l’idea che il territorio deve sentirsi parte
attiva del turismo stesso”. “Troppo spesso, a bloccare gli operatori del settore
e le aziende, sono le risorse economiche. “Come Ufficio della Cei – ha concluso
mons. Lusek – a livello culturale avvieremo percorsi formativi tesi a radicare
progetti importanti di turismo solidale, sostenibile e spirituale per dare il
nostro contributo significativo alla causa”.
Giovanni Perilli (www.agensir.it)