BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


22/9/2012 ● Scuola

Chi garantisce il diritto all'istruzione e chi sospende un servizi pubblico


  Sergio Sorella ● 1220


Il sindaco di Campobasso ha firmato l’ordinanza di apertura delle scuole per il prossimo 24 settembre. Si pone fine ad una vicenda che ha del paradossale. Gli alunni di Campobasso hanno perso ben 11 giorni di scuola per ritrovarsi esattamente nelle stesse condizioni dell’11 di settembre. Il risultato è un impegno di finanziamenti di 800.000 euro da parte del presidente della giunta regionale. Non si parla più di certificazioni, di proroghe, di mettere in sicurezza gli edifici prima di riaprirli. Tutto è passato in secondo piano.

E’ il risultato di una brutta vicenda che dovrebbe far riflettere sulle approssimazioni e sul pressappochismo con i quali si affrontano i problemi della scuola pubblica molisana. Suggeriamo di dare un’occhiata anche agli edifici che ospitano le scuole private.

Chi restituirà il tempo scuola perso? Chi risponderà del diritto all’istruzione ridotto a polemiche da bar dello sport? Chi garantirà che, finalmente, le cose sono cambiate e dunque, una nuova era comincerà? Domande retoriche in un contesto nel quale la responsabilità è sempre di qualcun altro.

Intanto i problemi restano, le risorse stanziate rappresentano una goccia d’acqua che non produrrà, anche se fossero spese in tempi rapidissimi, risultati significativi sul piano della sicurezza degli edifici scolastici. Tanto rumore per nulla, verrebbe da dire. A rimetterci sono stati: gli studenti di Campobasso che si sono visti ridotti i giorni di scuola; le famiglie che hanno dovuto riorganizzare il loro tempo in funzione delle scuole chiuse; la collettività per il significato ed il valore attribuiti all’istruzione pubblica.

Al Don Giulio Testa di Venafro il dirigente scolastico, con un avviso pubblico, sta chiedendo ai genitori dei bambini della scuola dell’infanzia e primaria, di portare rotoli di carta, sapone, carta igienica, asciugamani e tutto ciò che serve per la pulizia e per “l’espletamento dei bisogni fisiologici”. Eppure, la Costituzione garantisce il diritto all’istruzione pubblica e gratuita nella scuola di base!

Si tratta di segnali preoccupanti che impongono un cambio di rotta. L’istruzione non può essere trattata come la cenerentola nei programmi, nelle scelte e nelle azioni politiche. Essa rappresenta, lo dicono tutti gli istituti di ricerca, il volano della crescita economica oltre che sociale e culturale di una realtà territoriale. Occorre maggior rispetto ed attenzione. Non abbiamo bisogno di iniziative estemporanee che guadagnano le prime pagine dei giornali, ma di azioni quotidiane e concrete che testimoniano l’impegno a garantire una scuola pubblica di qualità con risorse certe, organici adeguati, tempo scuola disteso ed edifici a norma.

Il personale scolastico, tra mille difficoltà, fa il proprio dovere, ci aspettiamo che la politica faccia altrettanto.

Cartellone




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