27/8/2012 ● Politica
Consulenza e titoli derivati, Iorio precisa
«Ancora una volta la rete politico-mediatica, che ormai da anni lavora contro
il Molise, si è messa in moto ed ha prodotto i suoi effetti nefasti. Il
Consigliere Romano, leggendo una delibera - come sempre a modo suo estraniandola
dal resto del contesto giuridico-fattuale nell'ambito del quale il provvedimento
va collocato - lancia il solito caso di cattiva amministrazione e di spreco dei
soldi pubblici. Questa volta aggiungendo un po' di più, tanto da generare una
sorta di allarme sui titoli legati alla Regione Molise. La stampa nazionale, con
taglio moralista ed antisud, è pronta a riprendere il caso ed a gettare fango su
una regione del Mezzogiorno.
E così, il giorno successivo, un'altra parte populista dell'opposizione,
leggendo i giornali ed "ergendoli a verbo", chiede l'intervento immediato ed
autorevole della magistratura in tutti i suoi gradi, della polizia e anche
dell'esercito, se necessario.
Ieri l'ultimo episodio, quando il "tribuno del popolo" Romano grida prima allo
scandalo per quella che lui ritiene l'ennesima consulenza, poi dice che questa è
troppo piccola di importo - 20 mila euro - per dare una prestazione
professionale su una mole finanziaria di 300 milioni di euro; sempre per non
contraddirsi, aggiunge che in Regione c'è almeno un dirigente che ha una elevata
qualificazione professionale per gestire la citata mole finanziaria, che alla
fine lo stesso Consigliere decreta essere in pericolo in quanto legata a fondi
derivati.
Il valente Sergio Rizzo, editorialista del Corriere della Sera, prendendo per
oro colato le affermazioni di Romano e senza necessità di un contradditorio né
di una verifica, riporta il caso sulla stampa nazionale, ed oggi Di Pietro
junior, appresa la notizia dall'autorevole organo di informazione, grida allo
scandalo. Tutto questo facendo fare una cattiva figura al Molise e dando
preoccupazione ai suoi abitanti su un asserito pericolo per il collegamento con
fondi di origine derivata.
Al fine di fare chiarezza è bene dire che si tratta dell'ennesima bufala e che i
molisani non devono preoccuparsi. Anni fa, il Governo regionale decise di
rivedere la propria esposizione debitoria, considerato l'elevato tasso
d'interesse che pagava in più rispetto ai livelli offerti dal mercato e si
ritenne anche opportuno finanziare alcune opere ritenute strategiche per lo
sviluppo della regione. Si fece quindi ricorso, seguendo un iter monitorato e
controllato dal Ministero dell'Economia ed utilizzato da tante altre Regioni,
all'emissione di alcuni titoli che furono posti sul mercato internazionale.
Titoli che, al momento, non hanno alcun tipo di criticità, né generano alcuna
preoccupazione di sorta. In una condizione di buon senso, si è ritenuto di
verificare se i tassi d'interesse pagati siano convenienti o sia necessario fare
delle operazioni di ristrutturazione.
Seguendo quindi un iter specificatamente previsto dalla legge, si è provveduto a
nominare una professionalità che, ex lege, deve essere esterna al personale
regionale, e che deve quindi certificare l'esatta struttura debitoria,
garantendo la necessaria terzietà rispetto alla stessa Regione Molise.
Sulla base di tale dichiarazione, la Giunta deciderà il da farsi. L'importo
speso per tale prestazione è, per ammissione di Romano e Rizzo, molto basso; ciò
è quindi un elemento positivo, in quanto non c'è stato spreco di denaro
pubblico. Come altrettanto positivo è che si cerchi di pagare meno interessi per
un debito che appartiene a tutti. Va ancora evidenziato che l'intera operazione
è strettamente prevista dalla legge che ne fissa ogni passaggio.
Dunque, ripeto, non c'è pericolo per i titoli legati al Molise, non c'è stato
spreco di denaro pubblico e, anche questa volta, non c'è notizia.
È infine necessario evidenziare che la polemica politica è il sale della
democrazia e che gli attacchi tra avversari sono nella logica; ma se questi
debbono sfociare nel gettare fango su una terra che si dice di amare, tanto da
volerla amministrare, allora questa non è ricerca del bene comune, ma solamente
voglia di mettersi in evidenza per fini elettoralistici non degni di una
democrazia evoluta».
Lo ha detto il Presidente della Regione Molise Michele Iorio, intervenendo sulla
polemica posta in essere dal Consigliere Romano circa l'asserita nomina di un
consulente esterno per titoli legati all'Ente, alcuni dei quali cosiddetti
derivati.