BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


14/8/2012 ● Cultura

"Noi… infinitamente grandi infinitamente piccoli”, il 18 agosto


  Redazione FPW ● 1572


Sabato 18 agosto, alle ore 18 presso il teatro comunale di Guglionesi, si terrà la presentazione del libro "Noi… infinitamente grandi infinitamente piccoli” di Arcangelo Pretore (Palladino Editore in Campobasso). Alla presentazione interverranno: Fernanda Pugliese, Bartolomeo Antonacci, Roberto D'Alimonte, Sergio Sorella, Adele Terzano e l'autore del volume.
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“Noi… infinitamente grandi infinitamente piccoli” dà seguito all’opera prima di Arcangelo Pretore : “ Le emozioni del cuore le ragioni della mente”. Seguendo una similare struttura propone dodici racconti che traggono origine e ideazione da un vissuto ambientale personale che ha le sue radici nel territorio molisano. I riferimenti alle persone, a volte volutamente deboli a volte maggiormente caratterizzanti ,rappresentano un appiglio per approfondire il ruolo sociale dei personaggi. Quando invece la matrice del racconto ha già in sé un portato collettivo sono le diverse persone richiamate che nel contesto lo movimentano .

Il filo conduttore dei racconti si snoda fondamentalmente su due direttrici: quella dell’individuo in forte interazione con il sociale inseriti in un contesto ambientale che non è solo sfondo , ma un luogo vivo e partecipe in hanno inizio , si snodano e si estinguono individuali biografie volutamente riduttive, quella collettiva , più corale che richiama momenti del vissuto del paese che in passato hanno caratterizzato e per certi versi ancora improntano la cultura e le tradizioni del luogo . I racconti non hanno alcuna pretesa sociologica , ma rappresentano una chiave di lettura di uno spaccato sociale e di vissuti personali che l’autore ha inteso consegnare alla memoria sociale collettiva . In alcuni racconti i fatti narrati hanno avuto risonanza nazionale ; tale ampliamento ad un contesto sociale più vasto e includente rappresenta una voluta demitizzazione del “com’eravamo” quando tutto era piccolo , naturale e bello, seguendo una matrice che a partire dall’ambiente naturale storicizzato per ingrandimenti successivi guarda al sociale più vasto fino a lambire alcune problematiche caratterizzanti l’attuale” società liquida” globalizzata. Forte è la componente emotiva che impregna il vissuto dei personaggi, come altrettanto forte è il riferimento alle coordinate socioeconomiche razionali che tracciano la struttura del tessuto sociale che condiziona il loro vissuto. Intelligenza emotiva e intelligenza razionale sono aspetti complementari della personalità di ciascuno ; quando non sono tra loro in armonico equilibrio , ma l’una diventa soverchiante rispetto all’altra è la società nel suo complesso a risentirne; a volte attraverso gesti personali e collettivi sovraccarichi di emotività, talvolta convertita attraverso l’azione politica in una organizzazione sociale che impone una retrazione dal personale e dal collettivo all’interno di autoritarie, gabbie sociali erette a tutela di privilegi personali o di gruppo invocando pretestuose paure da cui difendersi contro il resto del mondo.

Cartellone




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