2/8/2012 ● Cultura
Cultura e fede: quando un film documentario è qualcosa in più
Presentato ieri, 1 agosto 2012, dinanzi una nutrita platea, il film
documentario sulla storia, la figura, il culto e la tradizione legata al Santo
Patrono di Termoli e Diocesi, San Basso.
“Senza radici, non abbiamo futuro”: è con queste parole che il vescovo
diocesano, mons. Gianfranco De Luca, ha concluso l’appunto che ieri sera ha
visto la presentazione del film documentario dedicato alla figura del Santo
Patrono di Termoli e compatrono della Diocesi, San Basso.
Curato per regia e testi dall’archivista diocesano Giuseppe Mammarella,
l’elaborato si compone di 31 minuti di immagini che raccontano il culto, la
tradizione e parte della storia di questa figura che richiama la tradizione, la
fede e la figliolanza di un’intera città e diocesi. Il film documentario è
prodotto dalla Palladino editore ed ha avuto il “beneplacito” anche del
professor Marcello Pastorini, presidente dell’Ecomuseo Itinerari Frentani che ha
tenuto a battesimo anche questa iniziativa dell’archivista, dopo le
pubblicazioni dei libri (uno su San Basso e uno su San Pardo) e dell’omologo
video presentato lo scorso maggio e dedicato alla figura di San Pardo, patrono
di Larino e compatrono diocesano.
“Per me è davvero importante poter mettere insieme e proporre all’utenza questi
minuziosi studi – afferma Giuseppe Mammarella – perché per ciascuno è molto
importante mantenere il contatto con la tradizione, con la vocazione e
soprattutto con la fede. Ogni gesto, simbolo o prassi legata alle feste
patronali va mantenuta con il suo vero e denso significato e va assolutamente
rivalutato il succo, l’essenza di questa che è per molti un momento di comunione
e un’opportunità di ‘fare comunità’. Tengo a ringraziare – ha concluso l’autore
– il presidente del Capitolo Cattedrale, mons. Gabriele Mascilongo, il prof.
Marcello Pastorini, presidente dell’Ecomuseo Itinerari Frentani, ma soprattutto
il vescovo diocesano mons. Gianfranco De Luca e il suo Vicario episcopale mons.
Gabriele Morlacchetti per la costante presenza e vicinanza che sanno offrirmi”.
A partecipare alla presentazione anche l’Assessore alla cultura del comune di
Termoli Michele Cocomazzi che ha tenuto a ringraziare l’impegno della Chiesa
locale nella realizzazione di queste iniziative che “vestono Termoli del ruolo
di ‘città della cultura’ e riescono ad aiutare e sostenere il turismo, perché ne
alimentano una costante crescita, anche attraverso le mostre e le esposizioni”.
“Grazie a queste intuizioni – conclude Cocomazzi - si può effondere un’immagine
di Termoli diversa che si propone quale ricchezza italiana e non solo locale del
connubio tra turismo, turismo religioso e cultura”.
Il documentario si snoda a mo’ di racconto con immagini ben montate e curate,
sia nei testi che nei contenuti, che si edificano sulla realtà scientifica dei
fatti raccontando e consegnando all’utente dei momenti di emozioni semplici e
sincere che si edificano nella memoria e nel desiderio di riviverli con costanza
e matura fede. La musica accompagna con delicatezza lo scorrere agile dei 31
minuti e i colori e i panorami di Termoli fanno da succulenta padrona in un
video immancabile in ogni casa.
[Giovanni Perilli]