29/6/2012 ● Eventi
Comunità parrocchiali, in autunno don Nicola Mattia parroco di S. Martino in P.
“Ogni anno l’esperienza della tre giorni del presbiterio cresce in
profondità, intensità e frutti”. Con queste parole, mons. Gianfranco De
Luca, vescovo diocesano, apre la comunicazione ufficiale con la quale comunica
al Popolo di Dio le nuove dei nuovi Pastori per alcune comunità parrocchiali.
Mentre il Vescovo esprime la “profonda gratitudine al Signore”, scrive mons. De
Luca, “che continua a mandare operai nella sua messe” perché, ad avviare l’anno
sarà l’Ordinazione presbiterale di don Pio di Rosario il prossimo 14 settembre.
Di seguito sono indicati i trasferimenti e le nuove destinazioni di alcuni
presbiteri della Diocesi:
Don Elio Moretti, parroco moderatore, don Stefano Chimisso e don Pio di
Rosario coadiutori nella Comunità Pastorale di Montenero di Bisaccia.
Don Claudio D’Ascenzo, parroco di Sant’Antonio in Termoli
Don Silvio Piccoli, parroco del Sacro Cuore in Termoli
Don Nicola Mattia, parroco di San Pietro in San Martino in Pensilis
Don Rosario Candigliota, parroco moderatore e don Stefano Rossi
coadiutore della Comunità Pastorale di Santa Maria a Mare e Sant’Anna in
Campomarino
Don Ulisse Marinucci, parroco di Santa Maria del Monte Carmelo in Termoli
“La disponibilità di ciascuno e lo spirito di donazione e di servizio che ho
colto – commenta mons. De Luca rivolgendosi a tutti i sacerdoti – mi edificano e
costituiscono la vera “roccia” sulla quale si colloca il mio servizio episcopale
in questa carissima Diocesi.
Posso dire, senza retorica e con piena coscienza, che il nostro presbiterio è
per me scuola alla vita e al servizio ecclesiale, ma soprattutto luogo dove il
Padre mi accompagna in una profonda esperienza di libertà e di affidamento a
Lui”.
Rivolgendosi ai Presbiteri coinvolti nei trasferimenti, inoltre, afferma:
“Grazie carissimi fratelli, il vostro sì, chiude un cerchio che impegna il
Signore: è sulla sua grazia che confidiamo”.
Alle comunità coinvolte da questi trasferimenti asserisce: “Come Vescovo so bene
che le varie comunità parrocchiali percepiscono questi trasferimenti come uno
strappo e che vivono con una certa sofferenza tutto questo. So anche che questo
nasce dall’amore e dalla stima per i propri parroci. A tal proposito dico
“Grazie a Dio”.
I nostri presbiteri sono stimati e amati, perché si donano con dedizione e
competenza. Conosco anche la grande devozione e docilità che la nostra gente ha
nei confronti della Chiesa, e allora, mi sento di dire che non si tratta di uno
strappo, ma di un dono che ogni comunità fa all’altra. Sono sicuro che ciascuna
ne beneficerà: infatti, “Dio ama chi dona con gioia!”.
Ufficio stampa diocesano