27/6/2012 ● Eventi
Matrice: la testimonianza di don Alessio Rucci all´incontro del Clero diocesano
Anche quest’anno il presbiterio della diocesi di Termoli-Larino ha vissuto
tre giorni insieme al proprio Vescovo a Matrice per verificare il cammino
percorso e programmare il cammino futuro e non solo… certo abbiamo parlato
dell’Iniziazione Cristiana, della Mistagogia, dell’Anno della Fede, della Nuova
Evangelizzazione, della Curia Diocesana, ma non solo.
Sì, perché è questo “non solo” che da senso a questo momento vissuto insieme: il
condividere, innanzitutto, il sacramento dell’Ordine che mi lega a questa Chiesa
e ai miei confratelli. Se non fosse così, non avrebbe avuto senso per me vivere
questi giorni.
Per tutti noi questi giorni che viviamo insieme a Matrice sono momenti di
fraternità, un’occasione per pregare e condividere insieme le gioie e le fatiche
della nostra vocazione e del nostro cammino soprattutto con quei confratelli che
magari incontriamo di meno. Per me giovane presbitero di questa Diocesi è bello
e importante ritrovarmi a condividere il ministero con quegli stessi sacerdoti
che da ragazzo hanno guidato il mio cammino di fede e il mio cammino
vocazionale, che hanno suscitato il mio interesse per Gesù e per la sua Chiesa,
riconoscendo in loro qualcosa di vero, di bello, di significativo per la mia
vita.
Tutto il resto viene dopo, tutto ciò che abbiamo detto e fatto in questi giorni
è conseguenza di ciò che ho detto prima. Rendo grazie al Signore per il “mio”
Presbiterio che allora come oggi sostiene il mio cammino e la mia fede avendo la
consapevolezza che fra di loro c’è sempre qualcuno su cui posso contare o che si
prende cura di me perché in Cristo ci apparteniamo gli uni gli altri, e questa
appartenenza colma i miei momenti di stanchezza. Per questo mi sembra importante
che tutti i sacerdoti siano presenti a questo momenti ma purtroppo ho notato che
qualcuno era assente, forse per motivi pastorali o personali, questo non mi
interessa, ma la loro assenza si è sentita e sicuramente si sono persi
un’occasione.
Con questa mia piccola testimonianza vorrei dirgli che la loro presenza
arricchirebbe di doni e di fraternità i momenti in cui il nostro Vescovo ci
chiama a condividere insieme tratti brevi ma importanti della nostra vita
presbiterale.
don Alessio Rucci