20/6/2012 ● Scuola
Salvaprecari: la Regione non rispetta i patti e attribuisce le colpe al sindacato!
Siamo rimasti letteralmente basiti nel leggere la comunicazione del Direttore
del Servizio Istruzione della Regione Molise, inviata nei giorni scorsi, ai
Dirigenti scolastici e al Direttore dell’U.S.R.
In essa, nel lamentare lo “sforamento” del budget assegnato ai progetti (1
milione e 400 mila euro), dopo aver dispensato critiche neanche troppo velate ai
Dirigenti Scolastici, si bacchetta anche il Sindacato, in primis la CGIL,
tacciata di “determinazione nell’aver evitato la contrattualizzazione
trimestrale dei precari”.
Ebbene, non ce ne voglia il Dirigente dell’Assessorato all’Istruzione, ma noi
andiamo fieri di quella determinazione, che ci vede da sempre al fianco dei
lavoratori nel rispetto dei diritti e delle regole!
E’ stata proprio tale determinazione, unita alle lotte dei precari da noi
sostenute ed organizzate, che ha consentito l’attivazione per tre anni di
progetti che, almeno in parte, hanno permesso di lenire l’effetto dei devastanti
tagli apportati dal precedente governo al sistema di istruzione.
Nel merito, poi, occorre rilevare come tutti i Sindacati (non solo la FLC CGIL)
insieme alla Regione hanno sottoscritto prima un Protocollo d’intesa e poi un
Patto Territoriale che disciplinavano, in maniera chiara, le regole che si
sarebbero dovute seguire per l’approvazione dei progetti, per la loro durata,
per l’assunzione del personale precario e per le loro tutele previste dalle
norme generali.
La Regione Molise, però, prima ha approvato tutti i progetti presentati dalle
scuole per il potenziamento della didattica, il sostegno e il recupero, poi, a
dicembre, ad attività iniziate, ha posto delle condizioni diverse, quali la
sottoscrizione di contratti trimestrali per i precari e infine, con una
comunicazione unilaterale, è intervenuta ulteriormente intimando alle scuole di
rivedere i contratti fatti con i precari, facendoli cessare il 31 maggio e non,
come previsto nel Patto territoriale, al termine delle lezioni.
Pacta sunt servanda, dicevano i latini, ma in questo caso, molto più
prosaicamente, sarebbe il caso di dire “bambole non c’è una lira”!
Al di la di ogni facile ironia, però, ci chiediamo se la gestione di tutta la
questione, costellata di promesse, impegni e repentine marce indietro, non sia
il sintomo della totale assenza di una “cabina di regia” politica all’interno
della nostra Regione, ancora più grave perché avviene in settori strategici come
quelli dell’istruzione e della formazione.